10 cose che dovete sapere prima di acquistare Bape

Oggi è uscita una delle collaborazioni più hype dell’anno: Bape x ASSC. Se il“misterioso” brand americano è nato di recente, quello giapponese ha invece una storia quasi trentennale. Per questa ragione abbiamo deciso di darvi 10 punti cardine da sapere su BAPE:

1) Il brand nasce nel 1993, quando Tomoaki Nagao, alias Nigo, in partnership con il suo ex compagno di college, Jun Takahashi, aprì nel centro di Harajuku un piccolo negozio di abbigliamento denominato Nowhere. All’interno dello store veniva venduto A Bathing Ape, che in breve periodo divenne un must in tutta Tokyo.

2) Il nome Bape è il diminutivo di A Bathing Ape, derivante dal detto nipponico (tradotto) “A bathing ape in a lukewarm water”, con il quale i giapponesi definivano la nuova generazione di giovani, troppo pigri ed interessati solo alle comodità.

3) Il logo, nonché la tematica delle grafiche, è strettamente legato al nome del brand. Nigo era infatti un grande fan del film “Il Pianeta delle Scimmie” e importò questa sua passione su Bape, utilizzando le note grafiche scimmiesche.

4) La parola d’ordine per Bape è sempre stata l’esclusività, non solo perché Nigo non ha mai apprezzato la grande distribuzione, ma anche perché fin da subito aveva capito che l’esclusività era strettamente legata alla desiderabilità. Concetto non solo legato alla distribuzione, ma anche alla quantità di capi prodotta.

5) Bape non è solo un brand di abbigliamento, esistono infatti anche una serie di sneakers marchiate A Bathing Ape, le quali riprendono le silhouette più classiche, dalle Air Force 1 (denominate Bapesta) alle All-Star Chuck Taylor (Ape Sta).

6) A parte rari eccezionali rivenditori ufficiali (come End) è possibile acquistare il brand solo nei suoi flagship stores, che, al momento, ad esclusione di New York e Londra, sono presenti solo in territorio Asiatico, in circa 30 punti vendita distribuiti tra Giappone, Hong Kong, Cina, Taiwan, Corea del Sud, Thailandia e Singapore. Per fortuna da qualche mese però è stato aperto un sito per la vendita in Europa.

7) Non tutti sanno che a capo del brand giapponese non c’è più il suo fondatore. Nel 2011 Nigo ha infatti, prima venduto il 90% del brand al fondo di Hong Kong I.T. – rimanendo come direttore creativo e marketing – e poi abbandonato in maniera definitiva nel 2013, a 20 anni dalla nascita di A Bathing Ape.

8) Baby Milo, la piccola scimmietta presente nelle grafiche di Bape, era nata per la collezione per bambini, Bape Kids, ma dopo il suo successo, in particolar modo ad Hong Kong, l’azienda decise di importare il personaggio anche nella linea per adulti.

9) Nel 2012 I.T. ha deciso di creare una seconda etichetta, AAPE by A Bathing Ape, allo scopo di attirare quel segmento di mercato che non poteva permettersi i prezzi relativamente alti di Bape, come ad esempio gran parte dei teenager.

10) Se il giovedì, per gli appassionati, è il giorno dei drop Supreme, il drop day di Bape è sabato.

PS. Nel caso vi stiate domandando che fine abbia fatto Nigo, a parte collaborare con vari fashion brand e seguire il progetto Human Made, si è focalizzato su un’altra sua passione: il curry. Ad Harajuku ha infatti aperto “Curry Up”, un curry shop che pare stia funzionando decisamente bene.