Purtroppo la situazione italiana del Coronavirus limita contatti, attività e svaghi di ogni genere, e l’etica civile ci porta a rimanere in casa. Fortunatamente siamo nel 2020 e accedere a contenuti di intrattenimento non è mai stato così facile, anche se parliamo di documentari sportivi.
Di seguito trovate 30 titoli da non perdere, per passare il tempo ampliando la propria cultura sportiva e cinematografica. Precisiamo: si parla di documentari, non film, quindi storie reali, raccontate con i loro protagonisti. Inserendo anche i film la lista sarebbe stata interminabile. Procediamo all’elenco, rigorosamente in ordine sparso, suddiviso per piattaforma.
NETFLIX
La piattaforma numero uno dello streaming offre una scelta estremamente ampia. Proprio da Netflix abbiamo preso la maggior parte dei titoli, non solo per la vastità del catalogo, ma anche per facilitare la visione al pubblico, essendo Netflix il sistema di streaming più diffuso.
Icarus (2017)
Il must watch definitivo. Come un esperimento sul doping in una corsa ciclistica amatoriale può trasformarsi nella scoperta del più grande scandalo sportivo della storia? Bryan Fogel si destreggia tra sport, scienza e spionaggio internazionale in un capolavoro che gli ha permesso di vincere un Oscar.
Last Chance U (2016 – oggi)
Netflix ha creato un portento con questa serie. Last Chance U segue ogni anno una squadra di football di un community college, alla scoperta di grandi talenti che per vari motivi hanno buttato via una grande occasione e si ritrovano a cercare redenzione lontano dai grandi palcoscenici. Campi dissestati, nessuna copertura televisiva, la consapevolezza di essere all’ultima spiaggia: Last Chance U è divertente quanto brutale dal punto vista sportivo e umano.
Formula 1: Drive to Survive (2019 – oggi)
Una delle più recenti creazioni di Netflix. Senza dubbio una delle serie più complesse e dispendiose da realizzare. Le due stagioni disponibili raccontano gli ultimi due anni di Formula 1, dalle rivalità nei paddock, ai piani di realizzazione delle monoposto. Forse non imperdibile per chi già è appassionato del settore, ottima invece per chi vuole avvicinarsi al mondo della F1. Il livello di accessibilità nella vita dei piloti e delle case automobilistiche, specie le più piccole, è senza precedenti.
The Battered Bastards of Baseball (2014)
Una perla. L’attore Kurt Russell racconta la storia dei Portland Mavericks, squadra di baseball di proprietà di suo padre in cui lui stesso giocava. Questa vicenda parla di sport nella sua forma più pura: una squadra delle leghe minori con pochi soldi, la cui voglia di vivere lo sport in maniera semplice gli permette di raggiungere grandi risultati e di legare con una città unica come Portland, specie nel particolare scenario degli anni ’70.
Ice Guardians (2016)
La figura dell’enforcer è la più particolare nel mondo dell’hockey. Con poca attenzione alle statistiche, l’enforcer è l’emblema della fisicità e della brutalità dello sport giocato sul ghiaccio. Ice Guardians racconta questo ruolo, il suo impatto sportivo e culturale, così come l’evoluzione negli anni.
Losers (2019)
La miniserie di Netflix esplora otto esperienze in cui sportivi hanno subito una grave sconfitta, salvo poi uscirne a testa alta, sportivamente o umanamente. Si tratta di storie che uniscono temi leggeri, come il destino di una partita di calcio cambiato dal morso di un cane, ad altri molto più intensi. Particolarissima l’avventura dell’italiano Mauro Prosperi che, dopo essersi perso nella Marathon des Sables, fu costretto a cercare di sopravvivere per nove giorni nel deserto, senza acqua né cibo.
Concrete Football (2016)
Il calcio giocato sul cemento, in strada, ha dato vita a molte superstar che si sono poi imposte sui campi di tutto il mondo. In nessun luogo il calcio di strada è popolare e legato alla cultura locale come in Francia. Questo documentario parla di questo mondo, con le parole di chi lo vive o lo ha vissuto: leggende metropolitane, ragazzini o attuali stelle della Champions League.
Counterpunch (2017)
Tre pugili in diversi momenti della loro carriera vengono seguiti da vicino, con i commenti aggiuntivi di alcune leggende del nobile sport. Per alcuni è solo l’inizio, per altri è l’ultima occasione.
Iverson (2014)
Non c’è molto da dire se non che si tratta di un viaggio meraviglioso nella vita di Allen Iverson, giocatore che ha rivoluzionato il mondo del basket dal punto di vista del gioco quanto da quello estetico/stilistico. “The Answer” è un innovatore, un simbolo generazionale, con una storia unica.
Ronnie Coleman – The King (2018)
Il Re assoluto del body building racconta la sua storia. Coleman parla della sua passione per l’allenamento, degli inizi ma anche dei lati negativi di questo mondo come gli infortuni, le operazioni chirurgiche, l’esigenza di avere un secondo lavoro e molto altro. La vita agrodolce di una leggenda.
Forever Pure (2016)
Ci sono voluti quattro anni di lavorazione per far uscire questo documentario che ripercorre la storica stagione 2012-13 dei Beitar Jerusalem, nota per essere la squadra più identificata dall’integralismo ebraico. Questo documentario, vincitore di un Emmy Award, racconta dell’arrivo dei primi due giocatori islamici nella storia del club e della spirale di razzismo e odio nei loro confronti che ciò ha portato. Un bello spaccato di società, politica, economia e sport.
The Short Game (2013)
Un particolare sguardo nella vita di otto giovani golfisti di sette e otto anni alle porte del torneo mondiale della loro categoria. The Short Game parla di come i giovanissimi protagonisti e i loro genitori si approcciano allo sport nei rispettivi paesi.
Dogtown and Z-Boys (2001)
Nascita, morte e resurrezione del mondo dello skateboard e del leggendario Zephyr Skating Team dagli occhi di Stacy Peralta, che di quel gruppo fece parte. Il successo, i problemi, le tragedie, la fama e tanto altro di ciò che nacque come cultura illegale underground per diventare un fenomeno internazionale, il tutto impreziosito da una colonna sonora strepitosa. (Purtroppo ora non è nel catalogo di Netflix Italia ma i VPN possono aiutare).
Undefeated (2011)
L’arrivo di coach Bill Courtney è la svolta per i Manassas Tigers di Memphis, squadra di football americano liceale che cerca un nuovo inizio dopo anni di sconfitte. I valori dell’integrità e della forza di volontà sono forti in questo documentario, una storia di sport particolarmente forte dal lato umano. Anche in questo caso parliamo di un premio Oscar. (Di nuovo, si tratta di un titolo assente dal catalogo di Netflix Italia. Si consigliano nuovamente gli amici VPN).
Sunderland ‘Til I Die (2018)
La stagione calcistica 2017-18 del Sunderland è particolare: un club radicalmente vincolato alla propria città è retrocesso in Championship dopo essersi ormai abituato alla Premier League e dovrà adattarsi alla vita nella serie cadetta tra aspettative non realizzate, l’odio dei tifosi e le difficoltà economiche. Il legame con la città e il pubblico rendono questo documentario diverso dalla solita narrativa della stagione calcistica.
PRIME VIDEO
Chi non ha Prime Video dovrebbe farlo. Al già completo servizio di Amazon Prime si aggiunge un catalogo vastissimo di titoli di altissimo livello. Tra questi anche tanti documentari sportivi da non perdere.
Take Us Home – Leeds United (2019)
Praticamente la versione Prime Video di Sunderland ‘Til I Die. Seppur in questo caso il legame con la città sia meno intenso, la stagione 2018-19 del Leeds ha molto da raccontare. I piani del nuovo Presidente italiano Andrea Radrizzani e le idee dello storico allenatore Marcelo Bielsa vanno a unirsi perfettamente con la caotica sessione di calciomercato, lo “spygate” che li ha portati sui giornali di tutto il mondo e una stagione di Championship in bilico fino all’ultima giornata.
All or Nothing (2016 – oggi)
Senza dubbio il gioiello di Prime Video. All or Nothing è una serie di documentari che ogni anno segue una squadra diversa nella sua stagione professionistica. Esistono più versioni: cinque stagioni legate al football americano NFL, una stagione sui Michigan Wolverines (football americano collegiale), ma anche All Blacks (rugby), Nazionale Brasiliana di calcio e Manchester City (calcio). La stagione sul Tottenham (calcio) uscirà a giugno. I risultati sportivi si mischiano alle storie personali degli atleti, fino ai retroscena sulle tattiche di gioco o sulla costruzione della squadra (che sia recruiting, Draft o calciomercato, in base alla stagione). Il miglior prodotto su Prime Video, senza dubbio.
Una Meravigliosa Stagione Fallimentare (2015)
Una storia tutta italiana, questo documentario racconta la stagione 2013-14 del Bari Calcio. La squadra fallisce e i tifosi ne sono felici, vedendola come una possibile rinascita dopo anni di presidenza criticata e criticabile. Senza soldi, senza timoniere o equipaggio, il Bari porta avanti una stagione mai vista, qui raccontata in maniera originale e divertente, seppur senza il budget delle altre produzioni in questa lista, proprio come il soggetto del racconto.
ESPN PLAYER
Impossibile non citare ESPN se si parla di documentari sportivi. Tutte le uscite firmate 30 for 30 sono meticolosi capolavori, piccoli gioielli che ogni appassionato di sport dovrebbe vedere. L’abbonamento a ESPN Player include questi, innumerevoli altri contenuti video e tutti gli eventi live targati ESPN. Un must per chi è blindato in casa. Di seguito solo cinque delle decine di storie meravigliose che si possono trovare.
O.J.: Made in America (2016)
Racconto in 5 parti sulla vita del leggendario runningback poi diventato noto per l’omicidio di Ronald Lyle Goldman e della moglie Nicole Brown.
Il racconto di Ezra Edelman tocca da vicino i temi della fama e della razza in USA, ripercorrendo la vita di O.J. dagli anni universitari a Southern California al processo più noto d’America. Il premio Oscar per il miglior documentario ne certifica la qualità.
Catholics Vs. Convicts (2016)
Ancora football americano collegiale. Questa volta si parla della partita tra University of Notre Dame (i cattolici) e University of Miami (i “detenuti”) nel 1988 e di come una delle più grandi rivalità nella storia della NCAA sia nata dalla stampa illegale di t-shirt da parte di alcuni studenti nei dormitori dei college.
Once Brothers (2010)
L’incredibile storia del legame tra i giocatori di basket Vlade Divac e Drazen Petrovic. Il racconto affronta la carriera di questi due fenomeni e della loro amicizia tramutatasi in risentimento e odio per motivi politici durante i conflitti secessionisti jugoslavi negli anni ’90, sentimenti portati avanti fino (e oltre) la tragica morte di Petrovic.
The Two Escobars (2010)
Il calcio in Colombia non è sempre stato vissuto come uno sport, specie quando Pablo Escobar utilizzava i soldi del cartello della droga più noto al mondo per sovvenzionare il calcio locale. Andres Escobar era invece il capitano della fortissima Nazionale Colombiana ai Mondiali del 1994. Le connessioni tra gli omicidi di entrambi sono molteplici ed esplorate in questo documentario.
Hillsborough (2014)
È noto che il 15 aprile 1989 si consumò una delle più grandi stragi dello sport mondiale: 96 persone morirono per l’eccessiva calca e la cattiva gestione degli accessi allo stadio che ospitava la partita tra Liverpool e Nottingham Forest. Questo documentario realizzato da ESPN e BBC è senza dubbio il miglior racconto di quell’orribile evento.
ALTRE PIATTAFORME
Alcune volte non si può avere tutto. Ci sono tanti titoli e produzioni che non troviamo nelle più note piattaforme di streaming, ma non per questo da meno. YouTube stesso offre molti contenuti originali, le produzioni delle squadre NFL o di UNINTERRUPTED su tutti. Altre volte però vale la pena noleggiare o comprare un contenuto individuale, che sia per cultura o collezionismo. Questi sono alcuni titoli che vale la pena avere.
Free Solo (2018)
Vincitore di un Oscar, Free Solo parla di come Alex Honnold abbia tentato e completato la scalata della montagna chiamata “El Capitan” nello Yosemite Park, oltretutto in solitaria e senza corde. Perché tentare un’impresa del genere, in cui un errore corrisponde a una morte cruenta? Il fantastico prodotto di National Geographic parla di questa impresa ma anche della mente del protagonista.
Hoop Dreams (1994)
Uno dei capostipiti del genere, si tratta di un documentario sul basket che segue due ragazzi afroamericani portati a giocare in un prestigioso liceo, prevalentemente bianco. I temi del basket giocato si mischiano con quelli della razza, della classe sociale e dell’educazione nei sobborghi di Chicago. Letteralmente un prodotto che ha cambiato un intero genere.
Touching the Void (2003)
In Italiano è “La Morte Sospesa” ed è ritenuto il miglior documentario mai uscito dal Regno Unito. Due scalatori raggiungono la vetta della Siula Grande in Peru ma la discesa è tragica. Uno dei due si rompe una gamba e viene abbandonato a morire dal compagno, consapevole che cercando di salvarlo sarebbero morti entrambi. Una storia di sopravvivenza, fatica e deliri legati al dolore e alla disidratazione.
Doin’ It in the Park: Pick-up Basketball, NYC (2012)
Leggenda del basket, delle sneakers e della musica, Bobbito Garcia esplora i campi in cemento più iconici di New York senza tralasciare nessun aspetto del basket di strada: il gioco, la storia, l’abbigliamento. L’occhio estetico di Kevin Couliau porta questa pellicola a un livello superiore.
Gunnin’ for That No. 1 Spot (2008)
Diretto dal compianto Adam Yauch, ovvero MCA dei Beatie Boys, questo documentario parla degli otto migliori cestisti liceali d’America nel 2006, alle porte dell’Elite 24 Hoops Classic al Rucker Park di New York. Budget e livello di narrazione non raggiungono i picchi di altri titoli in questa lista ma il punto di vista di Yauch è diverso, più “urbano” rispetto agli altri. Inoltre, la lista dei giocatori include Jerryd Bayless, Michael Beasley, Tyreke Evans, Kyle Singler, Donté Green, Brandon Jennings, Kevin Love e Lance Stephenson, ovvero tutti giocatori che hanno lasciato un segno importante a chi ha seguito la pallacanestro in questi ultimi dieci anni.
Beyond the Mat (1999)
Quasi certamente il più bel documentario sul wrestling. Questo titolo approfondisce gli anni in cui il wrestling è nato, cresciuto e diventato il fenomeno che tutti conosciamo, senza però sottovalutare gli angoli bui di questa scalata che includono orribili infortuni e abusi di droghe. Vince McMahon, padre della WWE, si oppose al rilascio di questo film seppur inizialmente ne prese parte.
When We Were Kings (1996)
Un racconto ravvicinato di “Rumble in the Jungle”, lo storico match del 1974 tra Muhammad Ali e George Foreman tenutosi in Zaire, l’attuale Congo. Una colonna sonora con pochi rivali e una lista impressionante di ospiti celebri si fondono per raccontare non solo l’incontro chiave degli anni ’70 ma anche la situazione socio-politica dell’Africa Centrale, vista dagli impreparati occhi occidentali. Questo premio Oscar necessitò di ventidue anni di lavoro ma fu poi ricompensato con un Oscar, appunto.