Mistero, fascino, a tratti inquietudine. Sono queste le sensazioni che ha trasmesso la collezione donna di UNDERCOVER dedicata alla stagione primavera/estate 2024, la quale è andata in scena durante il terzo giorno della Paris Fashion Week all’interno di un parcheggio sotterraneo allestito con lampadari ricoperti di tulle posizionati a terra.
In un’atmosfera decadente ma allo stesso tempo poetica, Jun Takahashi ha infatti voluto portare in passerella l’ennesimo capolavoro basato su un’idea di moda che si ispira alla natura. Non un’immagine idealizzata di essa, bensì un ritratto realistico di tutti gli elementi che la compongono, dal concetto di trasformazione a quello di decadimento. Rose e ragni come decorazioni, completi sartoriali ricoperti da un velo trasparente come se fossero una crisalide pronta a evolversi e poi le ali, che sbucano da un trench color cammello. La creatività dello stilista giapponese non conosce limiti, perché per uno come lui la bellezza si trova nei dettagli più inaspettati. Non sono mancati poi i rimandi all’arte, sua grande passione, che hanno fatto riferimento ad alcune opere recentemente presentate alla mostra “THEY CAN SEE MORE THAN YOU CAN SEE” e ai dipinti del pittore tedesco Neo Rauch.
Ma ad attirare maggiormente l’attenzione, tanto da fare il giro dei social, sono stati i tre look che hanno concluso il défilé intitolato “Deep Mist“. Stiamo parlando degli abiti che hanno solcato la passerella allo spegnersi delle luci, ovvero un trio di ballgown al cui interno è stato inserito un vero e proprio ecosistema. C’è chi li ha definiti degli autentici terrarium, dal momento in cui fiori di vario genere e farfalle svolazzanti erano realmente inserirti nella struttura stessa del vestito. Un trovata che ha sicuramente meravigliato e fatto parlare di sé, rivelandosi però anche il metodo più efficace attraverso il quale esprimere quel desiderio di libertà alla base dello storytelling.