Nonostante l’attenzione negli Stati Uniti sia stata, e resti tuttora, concentrata sulla presidenza, sta guadagnando sempre maggiore spazio un’altra decisiva personalità della politica a stelle e strisce, cioè Alexandria Ocasio-Cortez, diventata due anni fa la più giovane deputata nella storia del paese, carica per la quale è stata agevolmente riconfermata nelle elezioni del 4 novembre. Classe 1989, AOC (come la chiamano supporter e commentatori) è finita sotto i riflettori appunto nel 2018, conquistando il seggio parlamentare per il 14esimo distretto di New York grazie ad una campagna appassionata, che insisteva su punti come la tutela dei diritti LGBTQ+, l’aumento del salario minimo o, più di recente, il Green New Deal elaborato dal Partito Democratico.
A suscitare l’interesse di cittadini e media è stato tuttavia anche lo stile di Ocasio-Cortez , ampiamente documentato sul profilo Instagram @aoc, che al momento conta 8 milioni di follower. Nulla di sorprendente per una millennial come lei, convinta che, in qualunque ambito della società, forma (nel senso di insieme delle scelte estetiche) e sostanza vadano di pari passo, perché l’aspetto di una donna viene puntualmente «politicizzato», e critica «la falsa idea che se tieni al make-up, se ti interessano moda e bellezza, sei superficiale. Io penso siano alcune delle decisioni più di sostanza che prendiamo».

Dato il ruolo istituzionale, i suoi outfit si attengono a un dress code piuttosto formale e sobrio, ma come sempre accade sono i dettagli a fare la differenza e, nel caso specifico, a rendere alcuni look un manifesto di empowermentfemminile: se la signature della parlamentare è di certo la tonalità scarlatta dell’imprescindibile rossetto, le mise vengono costruite su must quali tailleur sagomati, gonne a matita, tubini lineari e abiti midi, ravvivati non di rado da colori eye-catching, dal rosso al blu elettrico.
Sono spesso proprio le sfumature cromatiche ad enfatizzare un determinato momento o messaggio: in occasione del giuramento a Capitol Hill, ad esempio, AOC ha sfoggiato un suit bianco ottico, così da omaggiare graficamente le figure chiave del movimento per l’emancipazione delle donne, dalle suffragette a Shirley Chisholm (la prima donna nera eletta al Congresso, ndr), come spiegato da lei stessa. Per le medesime ragioni, il bianco è stato protagonista anche dell’ensemble per la cerimonia dello Stato dell’Unione nel febbraio 2019, composto da mantella e top coordinato.
Qualche giorno dopo, presentando il suddetto piano ambientale dei democratici, Ocasio-Cortez ha indossato un completo verde smeraldo, in linea con l’argomento di giornata. Lo scorso luglio ha invece tenuto un magistrale discorso in aula per inchiodare alle proprie responsabilità Ted Yoho, deputato repubblicano che le aveva rivolto insulti sessisti; il blazer, in quel caso, era in una nuance bold tendente al carminio. Poche settimane fa, infine, AOC è tornata al total white “programmatico”, stavolta sulla copertina dell’ultimo numero di Vanity Fair Usa, ritratta dal fotografo Tylor Mitchell con un tailleur del marchio Aliétte.

I magazine del resto sono stati tra i primi ad accorgersi del carisma di questa newyorchese 31enne, combattiva e determinata a far valere le istanze dei suoi (numerosissimi) sostenitori: durante la campagna elettorale del 2018, la rivista Interview le ha dedicato un profilo completo di shooting, outfit targato Gabriela Hearst e intervista condotta dall’attrice Kerry Washington. Nei suoi due anni al parlamento, poi, si sono succeduti approfondimenti e cover story su testate come Time, Vogue o Rolling Stones.
Si è iniziato presto a parlare di fenomeno AOC, documentato in ultima analisi dai report del Google della moda Lyst. Un recente studio della piattaforma ha dimostrato infatti come i look di Ocasio-Cortez possano determinare un’impennata nella richiesta degli abiti e accessori indossati: emblematico il caso dell’endorsement via IG Stories a Telfar Clemens, stilista originario come lei del Bronx, capace di imporsi nel fashion system mettendone in discussione molteplici cliché; alla menzione sul social è seguito, ad agosto, uno scatto che la immortalava con una delle celebri tote bag della label: le ricerche di Telfar sono aumentate del 270%. Il già citato j’accuse contro Yoho, invece, ha sortito un raddoppio della ricerca online di giacche rosse.
Con questi precedenti e un secondo mandato alle porte, sentiremo certamente parlare di AOC ancora a lungo.