Se si parla di Fred Perry non si può fare a meno di pensare al suo modo unico di raccontare le sottoculture attraverso la moda e lo stesso vale anche per Art Comes First. È per questo che i due brand, stagione dopo stagione, continuano a collaborare riscontrando un notevole successo.
Amiamo quando un pezzo ha una ricca storia da raccontare, ci permette di poterlo trasportare nel presente e farlo vivere nel futuro. Con l’archivio di Fred Perry è come tornare a essere bambini in un negozio di caramelle. C’è così tanta storia in quei capi che rimandano a un’infinità di persone.
Sam & Shaka, fondatori di Art Comes First
Per la collezione autunno/inverno 2020 i designer Sam e Shaka si sono lasciati trasportare dalle vibranti note della rude boy culture che verso la fine degli anni Settanta spopolava in Giamaica e nel Regno Unito. Questi giovani ribelli, guidati dalla musica, sono stati immortalati tra il 1977 e il 1978 dal fotografo Dave Hendley con dei mitici scatti che oggi rappresentano la principale ispirazione di questa capsule collection. Ecco quindi che scavando a fondo nel vastissimo archivio del marchio inglese sono tornati alla luce nove capi d’abbigliamento che per l’occasione sono stati riaggiornati in chiave contemporanea, spaziando da diversi materiali e texture a varie grafiche in co-branding.
La linea è attualmente disponibile online e presso il nuovo flagship store Fred Perry di Milano.