Dal 2019 a oggi, la collezione Artycapucines offre ad artisti contemporanei di spicco l’opportunità di dare una visione unica a un classico femminile senza tempo di Louis Vuitton: la borsa Capucines. Il modello, che deve il suo nome alla Rue Neuve-des-Capucines, la strada parigina in cui Louis Vuitton aprì il suo primo negozio nel 1854, è stata infatti la tela immacolata per dare libero sfogo alla creatività di molti talenti internazionali come Peter Marino, Park Seo-bo, Paola Pivi e Josh Smith.
Quest’anno, la maison e Sotheby’s hanno collaborato per dare vita a un’asta benefica che dal 28 giugno al 12 luglio vedrà la vendita di ventidue Artycapucines d’autore, ognuna delle quali eccezionalmente rieditata, firmata e presentata in una Boîte Chapeau rivestita di monogram.
Il ricavato netto di ciascun opera verrà devoluto a un’organizzazione benefica o a una ONG a scelta dell’artista, tra cui UNICEF e le ONG che operano nel campo della riduzione della povertà, dei soccorsi in caso di calamità, dell’istruzione e dei diritti dei rifugiati.