Basta un sosia per convincerci?

La nuova campagna di Alexander Wang è la dimostrazione che siamo ancora dipendenti dalle celebrità.

Per promuovere la “Ricco Bag”, una rivisitazione della “Rocco” lanciata nel 2009 e diventata uno degli accessori più in voga di quegli anni, il controverso designer ha provato a immaginare come si manifesterebbe ora il successo della borsa. Se dieci anni fa lo status di icona era arrivato grazie alle paparazzate di Rihanna e le gemelle Olsen con indosso la borsa, secondo Alexander Wang oggi servirebbero una serie di video unboxing in stile TikTok. Ma questa volta delle celebrità sono rimaste solo le sembianze, perché quelle che alla prima occhiata sembrano Kylie Jenner, Taylor Swift e Ariana Grande, in realtà sono solamente delle sosia.

Critica sociale o strategia di marketing astuta? Semplice scelta ironica o nessuna di loro ha accettato l’offerta del brand? Qualunque sia la motivazione, il messaggio che arriva è in realtà che l’influenza e il potere dei personaggi famosi siano ancora più vivi che mai. Infatti, anche se da un lato c’è chi sostiene che la “celebrity worship culture” – ovvero la tendenza a idolatrare e all’essere ossessionati dai personaggi famosi – sia in declino, dall’altro è bastato quel semplice video per diventare virali, tra polemiche e commenti ironici.

Per riuscire a far parlare di sé, quindi, c’è ancora bisogno di associarsi ai volti più in voga del momento: che siano veri o “finti” non importa. Infatti, mentre le celebrità (quelle vere) continuano a dominare i social e le campagne dei brand, nell’ultimo anno sulle passerelle di Diesel e Marine Serre sono spuntate le sosia di Bella Hadid e Kate Moss, mentre le trasformazioni di @thealexisstone sono ormai diventate la normalità. E se già nel 2018 Kanye West aveva assoldato dei cloni di Kim Kardashian per promuovere la Season 6 di Yeezy, la situazione oggi non sembra essere cambiata: coinvolgi qualcuno di famoso, e il gioco è fatto.

Ma basta davvero questo per portare a casa il risultato? E soprattutto, in un momento in cui l’AI è in grado di ricreare qualsiasi volto, è giusto “sfruttare” l’immagine di queste figure, anche se famose?