In un poetico omaggio all’identità della maison, il direttore creativo Bruno Sialelli ricontestualizza LANVIN con una sfilata co-ed che attribuisce nuovi significati a un patrimonio storico. Il 1920 come il 2020: si apre un dialogo tra passato e futuro, dove i codici stilistici e i valori di ieri vengono proiettati nel mondo odierno senza perdere efficacia.
Si parte dal pensiero di Jeanne Lanvin che combinava dinamismo e romanticismo per riflettere i diversi lati della personalità femminile e si arriva al presente, toccando inevitabilmente anche l’eredità donata da Alber Elbaz con i suoi lavori che hanno saputo ridefinire un’epoca. Questo viaggio temporale prende forma nelle paillettes tratte da un abito del 1934 chiamato “Concerto”, nella stampa Margherite che diventa un motivo pop naïve e nell’abito Robe de Style in versione baby-doll; mentre la contemporaneità è raccontata da bordi grezzi, maglieria sfoderata, costruzioni leggerissime e contaminazioni estetiche. E se l’uomo della collezione “COMIC STRIP” per la stagione primavera/estate 2022 fonde streetwear e glamour con sartoria ed eleganza in un susseguirsi di layering, tagli rilassati, imbottiture che accentuano le linee del corpo e tessuti couture, la donna mantiene invece quell’inconfondibile carattere che alterna un’attitudine giocosa a una sensualità sopraffina.
A stupire con un inaspettato effetto sorpresa è stata poi la collaborazione con Warner Bros. e DC Comics, dalla quale è nata una serie di look che traducono le iconiche immagini di Batman e Catwoman in grafiche pop dai colori saturi e dal tratto fumettistico. I personaggi compaiono quindi su camicie, mini top, blazer, vestiti scintillanti, borse che ricreano la forma della mitica Batmobile e persino una versione esclusiva dell’acclamata sneakers Curb, dotata di un’ispirazione anni Novanta caratterizzata da una maxi linguetta riportante la maschera dell’uomo pipistrello.