Può una casa di moda sopravvivere nel 2021 senza i social network? Si tratta di una domanda alquanto azzardata, per non dire utopica. Sappiamo tutti quanto al giorno d’oggi puntare su una community digitale sia fondamentale per il fashion system, lo confermano tutte le statistiche e anche il pensiero comune. Per un brand i profili social sembrano infatti essere il mezzo più diretto per affermare la propria identità e colpire i propri clienti.
Non la pensa così Bottega Veneta, che ieri ha inaspettatamente deciso di cancellare i suoi profili Instagram, Facebook e Twitter.
Milioni e milioni di follower vaporizzati in un istante e siamo piuttosto certi che non è colpa né di un bug né tanto meno di un attacco hacker, come i più fantasiosi affermano, bensì di una scelta volontaria. È senza ombra di dubbio una mossa azzardata, ma che, ragionando un po’, si dimostra in perfetta linea con la nuova visione del direttore creativo Daniel Lee, il quale tra l’altro ha provato più volte il suo disinteresse per il mondo virtuale.
Ma cosa significa tutto ciò? Potrebbe benissimo rivelarsi una pausa temporanea per attirare l’attenzione e sviluppare una geniale strategia di marketing, oppure potremmo ritrovarci davanti all’inizio di una vera e propria rivoluzione di cui non sapevamo aver bisogno.