Kobe, Giappone.
E’ il 1949 quando Kihaciro Onitsuka fonda un’azienda chiamata Onitsuka Co Ltd. E’ terminato da poco il secondo conflitto mondiale e per il Giappone non è stato proprio un successone se pensate al 6 agosto 1945 a Hiroshima e al 9 agosto a Nagasaki. Per questo motivo Kihaciro, con l’intento di infondere coraggio e motivazione soprattutto nei più giovani, decide di creare un’azienda che ancora oggi è una delle più importanti a livello mondiale per quanto riguarda il mondo dello sport.
Inizialmente Onitsuka inizia a produrre prevalentemente modelli da basket, visto che in Giappone stava iniziando ad essere uno sport molto praticato, ma non con grandi riscontri positivi. Il primo successo arriva nel 1951, quando l’atleta giapponese Shigeki Tanaka vince la maratona di Boston calzando un paio di Onitsuka tiger Tabi. Gli anni passano e sempre più atleti gareggiano con le Onitsuka Tiger ai piedi ed il vero e proprio “boom” arriva a partire dagli anni ’60 quando alle olimpiadi di Tokyo nel 1964 la squadra giapponese di pallavolo, sponsorizzata da Onitsuka, vince la medaglia d’oro.
Nel 1966 iniziano i lavori per creare una silhouette che ancora oggi è una delle regine di tutte le sneakers: l’ONITSUKA TIGER MEXICO, scarpa che presenta per la prima volta gli stripes che hanno reso famoso Asics e Onitsuka in tutto il mondo. Sempre in questi anni accade un altro evento molto importante per la storia del brand. Onitsuka Tiger approda negli Stati Uniti grazie a Philip Knight (vi dice niente questo nome?), ragazzo americano con una passione sfrenata per l’atletica che, per guadagnare qualcosa, apre una mini-azienda chiamata Blue Ribbon con lo scopo di importare Onitsuka dal Giappone per venderle negli U.S. Qualche anno dopo Philip Knight fonderà un’azienda chiamata Nike e da questo momento inizieranno tutta una serie di vicissitudini tra Nike e Asics che tratteremo nel prossimo articolo.
Il tempo intanto scorre e sempre più atleti con indosso le Onitsuka vincono, per citarne alcuni Derek Clayton (record maratona) e Lasse Virén (oro olimpico a Monaco nel 1972).
E’ l’anno 1977 quando Onitsuka Tiger e GTO Sports Nets & Sportswear si fondono dando vita ad ASICS. L’acronimo del brand significa “Anima Sana In Corpore Sano” (mente sana in un corpo sano) e viene scelto per promuovere la filosofia dell’azienda secondo la quale lo sport è il miglior modo per costruire uno stile di vita sano ed essere felici.
La svolta, però, si ha a metà anni ’80 quando Asics, dopo molti studi, dà vita al sistema di ammortizzazione gel, cuscinetto composto da un gel a base siliconica e incapsulato in un involucro fatto in materiale plastico. Con questa tecnologia, a partite dal 1986, si è rivoluzionato il mondo delle calzature sportive. Questo sistema, infatti, permette alla scarpa di assorbire gli urti distribuendo l’impatto verticale su un piano orizzontale in modo da ridurlo al minimo, garantendo una perfetta stabilità, riducendo gli sforzi fisici e gli infortuni dell’atleta. Tra le prime silhouette ad avere questo sistema di ammortizzazione ricordiamo le Gel Freaks per il mercato giapponese e le GT-II per il mercato americano.
Successivamente sono nati altri modelli che ancora oggi fanno tremare il cuore di tutti gli appassionati ed in particolare modo le Gel-Lyte III, tra i più belli sul pianeta che recentemente hanno festeggiato il loro 25esimo anniversario con un progetto molto ben riuscito.
Andando avanti, come mostrato nel video qui sotto, Asics si è dimostrata sempre più un’azienda all’avanguardia per quanto riguarda le tecnologie nel mondo delle scarpe e nel mondo dello sport.
Don’t just do it, do it better!