I capi di C.P. Company possono andare ben oltre l’aspetto pratico. C’è chi li indossa, chi li compra, chi li vende e chi li studia, dimostrando quindi come un prodotto possa legarsi sia a esperienze che a interessi culturali.
È questo lo spirito su cui si basa la campagna del brand per la primavera/estate 2022, scattata dal talentuoso fotografo Neil Bedford. Protagonista un casting che presenta cinque persone molto diverse tra di loro per background, età, genere e passioni, ma accomunate dalla stessa passione per il marchio fondato da Massimo Osti.
L’artista Enzo Accardi, per esempio, dichiara: “Io cucio, quindi amo C.P.”; mentre Bonnie Carr, design consultant di Londra, nello shooting indossa giacche in cui vivono diversi riferimenti culturali. Altrettanto interessante è la storia di Harry Wonder e Paul Dezentjé: a partire dai primi anni Settanta, il primo ha creato alcuni dei migliori negozi di abbigliamento maschile al mondo, tra cui Bubble Gum, dove il secondo si innamorò di un giubbotto che per comprarlo lo portò a lavorare proprio all’interno dello store cambiando per sempre la sua vita. E infine abbiamo il caso di Bentley Graham, che ha scelto di sfoggiare capispalla stampati in sublimazione, insieme a un paio di pantaloni che lui stesso ha cucito e stampato con il delicato processo della cianotipia, frutto delle sue ricerche nel famoso Westminster Menswear Archive.