La campagna primavera/estate 2025 di ROA esplora il legame tra uomo e natura

Da ciò che consumiamo ai rifiuti che produciamo, ogni aspetto della nostra esistenza è inestricabilmente legato ai processi ecologici. Lo dice anche il filosofo e scrittore britannico Timothy Morton, il cui pensiero si può riassumere nella convinzione che dovremmo considerare la natura come un sistema di cui l’essere umano è solo una delle sue parti.

È proprio partendo da questa consapevolezza che la nuova collezione primavera/estate 2025 di ROA esplora la sinergia tra il mondo naturale e l’uomo incarnano un approccio in cui viene messo in discussione il concetto di “esterno” nel senso più ampio del termine.

L’assidua ricerca del brand italiano nei confronti dei tessuti e delle silhouette si focalizza quindi per l’occasione sulla creazione di una serie di prodotti che si inseriscono nella realtà facendo attenzione all’impatto provocato su di essa. 

A raccontare questa visione ci pensa ora una campagna realizzata da Achille Mauri presso il Giardino Sonoro ideato da Pinuccio Sciola a San Sperate in Sardegna, un luogo dove l’orizzonte si fonde con le imponenti pietre megalitiche scolpite dall’artista. Ed è esattamente qui che i capi d’abbigliamento e le calzature della linea trovano uno scenario che è capace di amplificare ogni loro dettaglio, dalle tonalità terrose ai materiali leggeri ma isolanti, passando per i tagli boxy senza cuciture e i fit rilassati.