Che fine hanno fatto canzoni dei Mondiali come “Waka Waka (This Time for Africa)”, “Wavin’ Flag” e “We Are One (Ole Ola)”? E per quale motivo – molto probabilmente – non ci ricorderemo del Mondiale in Qatar 2022 grazie alle note di un brano in particolare? Forse perché questa inusuale competizione si gioca a ridosso di Natale e non del periodo estivo. Il Mondiale che si gioca a Doha è molto più prossimo a Santo Stefano che alla notte di San Lorenzo, dunque le occasioni per far risuonare tormentoni allegri e spensierati sono più rare, quantomeno nel nostro Paese. Dovremmo riporre le nostre speranze di sentire una nuova “Waka Waka” nel Mondiale del 2026 che si disputerà in modalità itinerante lungo ben 16 città del Nord America, perché in fin dei conti, balletti spensierati sulle note di melodie riconoscibili sono un ingrediente fondamentale di una manifestazione sportiva che, per antonomasia, sa come esprimere il connubio tra gioia e calcio.
Nel nostro Paese c’è un legame particolarmente stretto con le canzoni dei Mondiali. Italia ’90 fa rima con “Un’estate italiana” cantata da Gianna Nannini ed Edoardo Bennato: un’altra epoca, un altro modo di goderci la musica. È chiaro, quella canzone ha un sapore particolarmente intenso perché ha accompagnato le nottate estive di un Mondiale tutto nostro, ma la forza intrinseca della musica estiva, in Italia e in tutto il mondo, si è espressa al suo massimo livello con altre canzoni: “Waka Waka” e “We Are One”, uscite rispettivamente in occasione di Sudafrica 2010 e Brasile 2014, sono le hit per eccellenza di questa tipologia di eventi sportivi. Forse perché sono state cantate da hitmaker come Shakira e Pitbull? O perché la promo è stata adatta ed efficiente? Forse perché quei Mondiali si svolgevano semplicemente in un diverso periodo dell’anno? Fatto sta che quest’anno, il Mondiale di Qatar 2022, sembra avere delle theme songs di cui potremmo dimenticarci molto facilmente e in poco tempo.
“Hayya Hayya (Better Together)“, una delle canzoni proposte come inno del Mondiale mediorientale, sembra essere oscurata da un’altra che sta invece guadagnando discreta viralità: “Tukoh Taka“, inno ufficiale del FIFA Fan Festival firmato dal trio internazionale composto da Nicki Minaj, Maluma e Myriam Fares. La scelta è stata della FIFA, che per la prima volta nella storia dei Mondiali ha introdotto non una, bensì cinque tracce ad accompagnare l’evento: oltre alle due precedentemente citate ci sono “Arhbo” di Ozuna e GIMS, “Light the Sky” di Rahma, Balqees, Nora e Manal, “Dreamers” di Fahad Al Kubaisi e Jeon Jung-kook dei BTS, e forse è anche questo il motivo per cui l’attenzione e l’appeal nei confronti di esse si è disperso.
Cos’altro c’è da aggiungere? La traccia di Lil Baby, realizzata per Budweiser, uno degli sponsor più importanti della competizione e quindi della FIFA stessa, sembrerebbe un buco nell’acqua bello e buono. “The World Is Yours To Take“, che non è altro che un remix discutibile di “Everybody Wants to Rule the World” dei Tears for Fears, non esprime minimamente il clima di gioia e contentezza che il Mondiale dovrebbe simboleggiare. È stata definita per l’appunto “emotionless” dagli utenti nei commenti sotto al video su YouTube, che per altro conta solamente 2.3 milioni di visualizzazioni contro quelle a doppia cifra delle altre quattro canzoni selezionate dalla FIFA.
Nonostante non si tratti di una canzone presente all’interno della soundtrack ufficiale, con tutte le probabilità del caso, “The World Is Yours To Take” non verrà ricordata come “Wavin’ Flag” di K’NAAN, che nel Mondiale di Sudafrica 2010 venne pubblicata come canzone ufficiale dello sponsor Coca-Cola, e riscosse un successo incredibile. Quella canzone guadagnò grande fama anche grazie alla sua presenza all’interno del videogioco per Playstation 3 “2010 FIFA World Cup” e oggi è al numero 78 dei video musicali più visualizzati su YouTube nel mondo, riuscendo a rubare un pizzico di successo a una pietra miliare come “Waka Waka”.
Un Mondiale pensato in grande, nel bene e nel male, come Qatar 2022 non poteva di certo limitarsi a due tracce – una per lo sponsor di punta e una come canzone ufficiale FIFA – decidendo così di strafare anche da questo punto di vista. Se le tracce prodotte per la selezione dell’Associazione calcistica internazionale non sono soddisfacenti, ci consoleremo con “World Cup” dello youtuber IShowSpeed oppure con qualche coro goliardico partorito dalle tifoserie delle finaliste che si affronteranno nei prossimi giorni.