Che senso ha vestirsi bene per Natale?

Ogni anno è sempre la stessa storia: nulla è immune alla pioggia di paillettes, piume e lustrini che si impossessano del mese di dicembre. I Party Edit campeggiano nei siti internet di qualsiasi brand di moda, dal più economico ed eticamente immorale al più ricco ed elitario, promuovendo giri di valzer e ensemble per lo più monotoni, ripetitivi e largamente sovrapprezzati. È ufficialmente iniziata la stagione in cui mini abiti piumati e accessori scintillanti diventano la divisa della moda, con l’unico intento di sorprendere. O accecare. Insomma, ci siamo capiti. 

Prima di iniziare, una premessa è d’obbligo: il diritto di concedersi un look lontano dall’ordinario, che esprima tutta la gioia e la spensieratezza che pervade i giorni di festa, è sacrosanto. Ciò detto, se non vi è mai capitato di aprire la porta di casa e restare impietriti di fronte a quell’amico o quella parente dalla mise decisamente fuori luogo, allora quella persona potreste essere voi. 

Il manifesto delle festività è solo uno (“more is more!”) e le risposte della mondanità non si sono mai fatte attendere, anzi: durante la stagione invernale non è infatti difficile incappare in outfit sconcertanti, più che sorprendenti, che spesso stonano con l’occasione in cui vengono orgogliosamente sfoggiati. Eppure, a ben pensarci, nella maggior parte dei casi le festività natalizie sono solitamente un pretesto per passare del tempo con amici e familiari. Si parla di persone ormai avvezze ai nostri outfit più disparati, e la cui prima impressione dovrebbe essersi formata in tempi non sospetti. Va bene l’euforia del momento – spesso alimentata da abbondanti dosi di zuccheri semplici – ma scegliere di incarnare la Charlize Theron dell’iconico “J’Ador, Dior” non è detto che sia sempre meglio dell’indossare un paio di jeans. Alla fine, siamo tra amici e parenti, no?

Il punto è: ma davvero non abbiamo scelta se non arrenderci all’esercito degli abiti di lustrini? Non è possibile trovare un equilibrio tra l’occasione d’uso e l’ardente desiderio di brillare? Per quanto strano possa suonare, un modo c’è. Andiamo per gradi. Potremmo ammettere che esista uno “speciale ordinario”, ovvero uno speciale che esiste nella vita di tutti i giorni, no party needed, che rende adatti alla quotidianità tutti quegli oggettini luccicosi comprati con i saldi del Black Friday in vista del pandoro e del conto alla rovescia. Tipo indossare una minigonna di paillettes al di fuori del periodo natalizio o di qualsiasi evento speciale, magari unita ad una qualsiasi felpa di jersey. Allo stesso modo, potremmo scegliere un “ordinario speciale”, un ordinario che profuma di cannella e di legna che arde al fuoco, un ordinario che finalmente acquista dignità e ragione di essere in quel lasso di tempo fra il primo e l’ultimo giorno di dicembre. In altre parole, i nostri jeans e le nostre sneakers preferite potrebbero presentarsi come l’antidoto perfetto per chiudere l’anno in bellezza ed evitare le cadute di stile dell’ultimo minuto. 

Attenzione però, lungi da noi condannare i dettagli sopracitati: anche i lustrini sono uno stile di vita, e incontrare l’amica di sempre, quella frizzante e tutta piume, indossarle pure a Natale sarebbe solo una piacevole sorpresa. Forse la chiave di questa annosa questione sta nel cercare di restare fedeli a sé stessi anche quando la retta via è oscurata da una miriade di scintillii e campagne pubblicitarie al fulmicotone. Potremmo consigliarvi di lasciarvi guidare dal cuore, ma preferiamo dirvi che, nell’indecisione ed evitare sembrare dei pesci fuor d’acqua, è meglio una fetta di panettone in più e una paillette in meno.