Un argomento che suona come un vero e proprio feticismo digitale in grado di far smaniare i nerd che amano scavare nel substrato del web. Ma quindi, chi aggiorna le pagine di Wikipedia delle persone famose quando muoiono? I deaditor, sempre pronti a modificare le pagine del sito in questione quando i personaggi di spicco vengono a mancare.
Sono molte le morti che destano scalpore, che diventano avvenimenti generazionali o vere e proprie date spartiacque. È stato così anche per la morte di Elisabetta II, una delle personalità che ha influito di più nella storia recente, che nel corso dei suoi 96 anni di vita aveva imparato a farsi conoscere – nel bene o nel male – pressoché da tutti. Impossibile non prendere la scomparsa della regina come esempio per spiegare cosa accade su Wikipedia quando qualcuno di estremamente rilevante viene a mancare. Annie Rauwerda, curatrice e creatrice dell’account Twitter “depths of wikipedia“, ha infatti approfittato del succitato accadimento per spiegare, un po’ più nel dettaglio, alcuni segreti delle retrovie di Wikipedia.
In primis, quando una persona muore, su Wikipedia si tende a sostituire l’immagine che compare sulla sua pagina dedicata, solitamente molto recente, con uno scatto storico. E a volte sembra trattarsi di una vera e propria gara tra chi pensa di aver scelto la foto migliore, o almeno questo è quello che è accaduto nella giornata in cui si è avverato ciò che c’è scritto sulla cover dell’album dei The Smiths, “The Queen Is Dead”. I deaditor hanno proposto varie foto storiche di Elisabetta II per aggiornare la pagina ancora prima della sua morte.
her page had been pretty exciting the whole day, though. here’s a post from hours before where people are deciding which historical pic is best (once someone dies, wikipedia generally uses a good historical pic instead of a recent elderly pic) pic.twitter.com/nedB8nlLSX
— depths of wikipedia (@depthsofwiki) September 9, 2022
Un altro step molto importante, per di più, è quello di cambiare tutti i tempi verbali, trasformandoli dal presente a quello passato. Ma c’è dell’altro. Perché dietro alla morte delle persone ci sono veri e propri “gruppi organizzati”, pronti a soddisfare le proprie manie di perfezionismo fornendo informazioni iper dettagliate su determinati avvenimenti. Infatti, sempre come ha raccontato Rauwerda, un gruppo di sei persone chiamato “WikiProject London Bridge” ha creato due pagine su Wikipedia, rispettivamente intitolate “Morte di Elisabetta II” e “Reazioni alla morte di Elisabetta II”, circa due ore prima che avvenisse la sua scomparsa. La questione che ha dell’incredibile è che gli editor non sono pagati per svolgere questo lavoro, né tantomeno viene riconosciuto loro il trofeo di editor del mese, lo fanno solo perché lo trovano divertente, stimolante ma soprattutto importante; proprio per questo motivo i vari editor hanno dibattuto a lungo, sempre l’8 settembre, su come intitolare la nuova pagina Wikipedia di Carlo, optando tra Carlo III, Carlo Principe di Galles, Carlo Re del Regno Unito.
È interessante spiegare che – nella maggior parte dei casi – questi editor non svelano la loro identità, ma si celano dietro strambi nomi fittizi o anonimi. Qual è lo scopo di questi personaggi, quindi? A certe cose è davvero difficile dare una risposta, eppure, l’unica che siamo in grado di trovare, e di accreditare come più plausibile e ragionevole, riguarda uno strano feticismo: essere la prima persona (al mondo) ad annunciare la morte di una personalità di spicco su una piattaforma di rilievo come Wikipedia. Un’interpretazione leggermente differente da quella che ha fornito Annie Rauwerda, che ha sottolineato come in realtà si tratti di persone con uno spassionato hobby di raccontare la storia contemporanea in tempo reale. Sono due opzioni entrambe plausibili, seppur molto diverse tra loro. La figura di Steven Pruitt ci dice come in effetti tutto ciò possa essere una “semplice” passione. Il ragazzo nato in Texas è il detentore del record per il maggior numero di modifiche apportate alla versione inglese di Wikipedia, e nonostante non sia categorizzabile unicamente come “deaditor”, è considerato uno dei più grandi volontari digitali, al punto tale da essere stato inserito da Time Magazine tra le 25 personalità più influenti del globo.
Se vuoi aggiornare la pagina Wikipedia della prossima celebrità che verrà a mancare, quindi, sappi che non guadagnerai un euro, e che probabilmente la gloria che pensi di aver guadagnato non ti verrà riconosciuta da nessuno. Ma puoi sempre farlo per te stesso.