La collezione Gucci 100 celebra il legame tra la maison e la musica

Lo sapevate che i brani nei cui testi è presente la parola “Gucci” dal 1921 a oggi sono 22.705? A fornire questo dato è stata Musixmatch, la Music Data Company che gestisce il catalogo più grande al mondo di testi di canzone e tutto sommato non ci sembra affatto strano. Sin dagli inizi, la maison ha infatti avuto un profondissimo legame con la musica, che con l’arrivo di Alessandro Michele alla guida del timone è stato ulteriormente amplificato come forma d’espressione e appartenenza dalle mille sfaccettature. Pensiamo a come Harry Styles, Elton John, Florence Welch, Achille Lauro, Lana Del Rey, Iggy Pop, A$AP Rocky e Billie Eilish abbiano assunto il ruolo di musa per lo stilista o a tutti i progetti correlati che sono stati realizzati stagione dopo stagione; insomma, l’inossidabile rapporto tra Gucci e la musica è sotto gli occhi di tutti.

L’anniversario per il centesimo compleanno rappresenta per me un’occasione per testimoniare l’eterna vitalità di Gucci che anno dopo anno rinasce, si rinnova, ristabilisce un inconsueto rapporto con la contemporaneità. Ho riconosciuto il dato della sua giovinezza nell’aver intercettato e attraversato, da un secolo a questa parte, la cultura popolare in ogni sua forma. Prima fra tutte, la musica: l’unica espressione, oltre alla moda, più reattiva ai tempi che mutano e segnano il nuovo, l’oggi, l’adesso.

Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci

È proprio questo il punto che viene omaggiato con la collezione Gucci 100, la quale ripercorre una tradizione lunga un secolo in un viaggio tra passato e presente che vuole soffermarsi in particolare sull’impatto che la firma ha avuto nei confronti della cultura pop negli ultimi cent’anni. D’altronde che festeggiamenti sarebbero senza il rilascio di una capsule collection celebrativa? Ecco quindi una ricchissima selezione di capi d’abbigliamento, borse, accessori e calzature riportante uno speciale logo e decorata con i versi di tre canzoni scelte dal direttore creativo tra gli innumerevoli testi che nominano il brand, ovvero “Music is Mine Gucci Seats Reclined” tratto da “The R” di Eric B. & Rakim, “This One’s Dedicated To All You Gucci Bag Carriers Out There It’s Called You Got Good Taste” del brano “You Got Good Taste” del gruppo rock “The Cramps” e “And The Men Notice You With Your Gucci Bag Crew”, citazione che deriva da “Fuck Me Pumps” di Amy Winehouse.

La linea è stata poi presentata in una sensazionale campagna curata da Joshua Woods che orchestra uno show a ritmo di Jazz, Psychedelic, Japanese Punk, Disco, Hip Hop e Afrobeat per esplorare sound, movimenti, gusti e stili tra lo scorrimento di diverse epoche.