La collezione S/S ’25 di Random Identities reinterpreta gli anni ’70

All’interno dello showroom di Dover Street Market a Parigi, Random Identities ha presentato la sua collezione dedicata alla primavera/estate 2025, la quale segna un altro capitolo significativo nella storia del brand.

Per questa stagione Stefano Pilati ci parla di una reinterpretazione in chiave moderna dei simboli della moda degli anni ’70 e di come quell’epoca ha portato speranza e spirito di appartenenza agli Stati del Sud degli Stati Uniti. L’abbigliamento si trasforma perciò un mezzo per esprimere liberamente la propria identità e diventa di conseguenza un linguaggio sociale e culturale

Questa ispirazione viene sottolineata in molteplici aspetti della proposta, che si basa su un’espressione sartoriale sia iper-contemporanea che classica fatta di capi versatili fluidi nella forma e funzionali. 

La parte formale è infatti caratterizzata da camicie stampate a righe o bianche con colletti enfatizzati, così come da blazer doppiopetto con polsini elegantemente allargati e orlo asimmetrico o da cappotti arricchiti da maniche in finta pelle. Allo stesso modo, i pantaloni fanno riferimento all’estetica Americana con un equilibrio tra silhouette eleganti e voluminose, mentre il denim e la maglieria vantano dettagli leggermente ritorti e sfilacciati. Si aggiunge inoltre una selezione eyewear composta da due modelli di occhiali realizzati a mano in Giappone che si ispirano alle icone del jazz Ray Charles e Roy Orbison.

Inoltre, a completare il tutto ci pensano le collaborazioni, che vedono protagonisti Sebago per una rivisitazione dell’iconico Dan Loafer e New Era in una capsule collection di cappellini 59FIFTY con logo ricamato, giacche varsity e polo oversize.