Colm Dillane sarà il successore di Virgil Abloh. È questa la frase che riecheggia ovunque da qualche settimana. Al momento non è dato sapere se il gruppo LVMH abbia realmente intenzione di affidare il futuro di Louis Vuitton nelle mani del fondatore di KidSuper, ma una cosa è certa: con la collezione autunno/inverno 2023, quest’ultimo ha proprio fatto centro.
La sfilata della maison che è andata in scena oggi alla Cour Carrée du Louvre in occasione della Paris Fashion Week è stata la prima a utilizzare il format del guest designer da quando il suo direttore creativo è scomparso. È probabile che in attesa di passare definitivamente il testimone a qualcuno il brand potrebbe mantenere questa formula anche per qualche altra stagione riservandoci chissà quali sorprese. Aspettando di vedere come procederanno le cose, possiamo però intanto soffermarci sul lavoro fatto in questo défilé.
Partiamo dalla scenografia: la cantante Rosalía ci regala una travolgente esibizione live in cui performa le sue principali hit tratte dall’acclamato album “Motomami”, interagendo con l’ambiente circostante curato dai registi Michel e Oliver Gondry insieme a Lina Kutsovskaya ispirandosi all’infanzia in Francia.
In questo pittoresco scenario, il team di design del marchio si lascia guidare da Colm Dillane esplorando ancora una volta il tema della crescita umana tanto caro a Virgil. Nonostante si trattasse di un argomento già ampiamente sviluppato in precedenza, il risultato non è affatto scontato. Il collettivo è infatti riuscito a celebrare sia l’heritage del brand che il prezioso contributo dato da Abloh aggiungendo anche un tocco fresco e dinamico. In questo processo creativo i codici di LV vengono nuovamente rielaborati e l’influenza di KidSuper si manifesta in modo alquanto piacevole. L’iconico monogram si innesta in un motivo camouflage dal sapore artistico, la tradizionale sartoria viene riproposta in chiave estremamente contemporanea e le silhouette proseguono la narrativa genderless.
Il punto di forza di questa collezione sta nel mettere in mostra qualcosa di intimo e familiare ma che al tempo stesso appare inaspettatamente innovativo. Dunque, anche se può trattarsi di un’affermazione forse un po’ affrettata, possiamo dire che non ci dispiacerebbe vedere Louis Vuitton proseguire su questa strada.