Nella giornata di ieri, 16 luglio 2023, Jane Birkin è stata trovata morta all’età di 76 anni nel suo appartamento di Parigi a causa di un malore. Inutile ricordare che con lei se ne va una diva d’altri tempi, una grandissima attrice, una cantante rivoluzionaria, ma soprattutto un’icona di stile dallo charme ineguagliabile.
Nata in Inghilterra ma naturalizzata francese, è stata la definizione perfetta di un’artista poliedrica che ha fatto innamorare più di una generazione con la sua semplicità ed eleganza bohémien, la cui attitudine fondeva lo spirito libertino della Swinging London con l’estetica boho-chic. Il risultato di questo mix era ipnotico, irresistibile e affasciante, con l’aggiunta di quel je ne sais quoi che l’ha sempre contraddistinta.
Non è di certo un caso se è considerata la musa preferita dal mondo della moda, come possono confermare gli stilisti che cercano ancora oggi di replicare il suo fascino attingendo dai suoi memorabili outfit. Perché a lei bastava indossare un paio di jeans a vita alta e una camicia bianca da uomo per stupire ed essere sensuale in totale naturalezza.
E non è nemmeno un caso se una delle it-bag per eccellenza deve a lei il suo nome. La storia della nascita della Birkin di Hermès è infatti mitica e spontanea come colei che l’ha ispirata.
La leggenda vuole che nel 1984 Jane Birkin si trova seduta accanto a Jean-Louis Dumas, all’epoca presidente di Hermès, durante un volo da Parigi a Londra. Tra i due nasce inevitabilmente una stimolante conversazione ricca di spunti creativi. A un certo punto la borsa di lei cade rovesciando tutto ciò che vi era all’interno e in seguito di ciò la donna afferma: “Non riesco a trovare una borsa adatta alle mie esigenze di giovane madre!”. Lui, dotato di un intuito infallibile, disegna subito il bozzetto di un’elegante borsa morbida e capiente di forma rettangolare, con un profilo levigato, cuciture a punto sellaio, due manici e uno spazio dedicato ai biberon. Eccola: è la Birkin, simbolo di lusso e savoir-faire, nonché emblema di unicità che deve la sua creazione al fato.
Le Birkin vengono prodotte con un raro cuoio frutto di una concia interamente vegetale per ottenere una finitura di eccezionale trasparenza, che si patina e abbellisce nel tempo. Liscio o grainé, di coccodrillo o struzzo, nell’originale colorazione arancio o total black: il materiale viene sottoposto a innumerevoli mutamenti e il successo è in continuo crescendo. Tuttavia ha sempre mantenuto la sua esclusività e per questo ne vengono prodotte soltanto poche unità l’anno a un prezzo così elevato che è meglio non sapere l’esatto ammontare.
I VIP la amano più di ogni altro modello. Chiara Ferragni ha la preziosissima variante Himalaya, Kanye West ne regalò una dipinta da George Condo a Kim Kardashian, Victoria Beckham possiede una collezione dal valore di 1 milione e mezzo di sterline, Pharrell Williams ne sfoggiò una versione gigantesca nel video di “Give It 2 Me” insieme a Madonna, Cardi B ha mostrato un armadio in cui se ne contano più di 20, quelle di Lady Gaga sono ricoperte da borchie e caratteri giapponesi. Anche la stessa Jane Birkin non smise mai di portarla con sé, personalizzandola talvolta con adesivi, portachiavi e ciondoli per ribadire la sua invidiabile nonchalance. È la dimostrazione esemplare di come un oggetto possa diventare uno status. Perché, citando un’indimenticabile scena di “Sex and the City”, non è una borsa, è una Birkin.