«Hello Stick Nation, look what I found» è con queste parole che si salutano le persone che fanno parte della community di Stick Nation, letteralmente la Nazione del bastone. Una pagina Instagram (@officialstickreviews) da 2.2 milioni di followers. C’è anche un profilo TikTok che di follower ne ha ‘solo’ poco più di 300 mila, da cui è nato lo StickTok.
Migliaia di persone da tutto il mondo mandano a Stick Nation le recensioni dei bastoni e dei legnetti che incontrano nelle loro passeggiate: alcuni sembrano bacchette stile Harry Potter, altri spade o fucili o anche draghi. Ognuno vede nel proprio stick quello che la fantasia gli suggerisce.
È l’estate del 2023 e un gruppo di amici millenials appassionati di hiking decide di fare un’escursione all’Arches National Park nello Utah. Durante la camminata verso il Delicate Arch, Boone Hogg, marketing specialist, e Logan Jugler, assistente medico, i due fondatori di Stick Nation, iniziano a scherzare e fare libere e fantasiose associazioni sui bastoni che incontrano sul loro cammino. Uno dei due tira fuori lo smartphone dallo zaino e riprende l’amico mentre recensisce un bastone che l’aveva colpito più degli altri. Ne parla come si farebbe con una scultura o un oggetto d’antiquariato di valore, elencandone le qualità: estetica, maneggevolezza, robustezza. Logan Jugler scoprì di avere molto da dire riguardo quel bastone «Sembrava più interessante dei bastoni vicini – aveva la forma di una pistola. Era molto consumato e piacevole in mano. Aveva una parte in cui infilare il dito che sembrava proprio il grilletto. Credo di avergli dato un 7 su 10». Ha ricordato il Jugler nell’intervista al New York Times. Da questa prima review è nata l’idea di creare una pagina Instagram, che con molta sorpresa degli stessi fondatori, attirò subito centinaia di migliaia di utenti. L’account che si autodefinisce «il punto di riferimento di Internet per le recensioni di bastoni» colleziona migliaia di video di appassionati che dai luoghi più remoti e disparati del mondo condividono con Stick Nation i loro ritrovamenti.
Ogni video recensione si apre con un saluto alla community e il luogo del ritrovamento. Poi gli utenti mostrano lo stick. Ne elencano le qualità, giudicano la piacevolezza al tatto e si cimentano in una dimostrazione che ne simuli l’utilizzo che ricordi loro una spada, un fucile o un semplice bastone da passeggio. A fine video allo stick viene dato un voto da 1 a 10. Stick Nation ha anche elaborato diversi parametri per giudicare i bastoni. Se il bastone è troppo grande potrebbe sconfinare nel territorio dei tronchi quindi il voto sarà molto basso. Anche l’estetica ha un peso importante. Riguardo a questo parametro ci sono state diverse controversie nella community perché è necessario differenziare un bastone naturale o “natty”, nello slang della community, da uno “modded” ovvero modificato da mani umane. È stato deciso di stabilire categorie separate per ciascuno di essi. Punti extra, invece, vengono assegnati ai bastoni che si prestano facilmente a essere fatti girare come eliche. I bastoni vengono anche sottoposti a test pseudoscientifici dai nomi fantasiosi, coniati dai creatori dell’account. Il test di McMurray Bend fornisce un quadro per «esaminare la curvatura complessiva del bastone», ha affermato Jugler. Nei commenti ai video la community si riunisce per esprimere il proprio parere, concordando o mostrando disaccordo con il voto di chi ha trovato lo stick. Ogni mese viene eletto il bastone del mese tra quelli inviati dagli utenti alla pagina.
Non solo millennials appassionati di montagna o granola boys, Stick Nation riunisce un pubblico vario, dagli adulti ai bambini e a volte anche i cani che quando trovano lo stick perfetto non lo mollano più. Quello che accomuna tutte queste persone, e forse ci si sorprende per il numero, è la passione per la natura e le passeggiate outdoor perché è solo lì che si trovano gli stick. Tra gli aspetti positivi della community di Stick Nation è che potrebbe diventare un incentivo per chi invece così appassionato di natura non è, e farlo alzare dal divano per andare alla ricerca dello stick migliore incentivando il rapporto con la natura.
Un’altra cosa che accomuna gli utenti della community è che si divertono, spesso si sentono risate in sottofondo di chi sta registrando il video. La dimensione ludica e fantastica riporta gli utenti alla leggerezza del gioco che si faceva da bambini, libero e senza costrutti. Scegliendo i loro stick le persone scatenano la fantasia lanciandosi in associazioni mentali. Spesso si trovano bastoni di Gandalf, bacchette da maghi, bastoni da Hobbit, armi varie da combattimento, bastoni che sembrano animali, scudi di supereroi e bastoni del potere. C’è anche chi si inventa intere storie o fa rimandi alla mitologia, come un ragazzo che a Naxos in Grecia dice di aver trovato uno dei bastoni magici che Zeus dall’Olimpo scagliava contro i suoi nemici.
Official Stick Review è iniziato come uno scherzo e si è trasformato in una community virtuale di centinaia di migliaia di appassionati. «È come se le persone si fossero lasciate coinvolgere da internet» ha raccontato Hogg «ma la maggior parte delle volte si tratta di una cosa sincera con cui le persone entrano in contatto. Apprezzano qualcosa di elementare come un bastone».
«Durante l’infanzia – scrive l’artista e designer Bruno Munari – siamo in quello stato che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i ricettori sensoriali sono aperti per ricevere dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio […] Poi si diventa adulti, si entra nella ‘società’, uno alla volta si chiudono i ricettori sensoriali. Non impariamo quasi più niente, usiamo solo la ragione e la parola e ci domandiamo: quanto costa? A cosa serve? Quanto mi rende?» Gli stick di Stick Nation non valgono nulla e non servono a nulla, ma l’atto di trovare, maneggiare e apprezzare un buon bastone sembra parlare al bambino di 5 anni che è in ognuno di noi. La giocosità e la spontaneità con cui un bambino potrebbe vivere il ritrovamento sono fondamentali anche nella vita adulta. Molti studi scientifici concordano su come il giocare anche da adulti favorisca il benessere mentale, emotivo e fisico. Attraverso il gioco, riduciamo lo stress, stimoliamo la creatività e sviluppiamo una mentalità più flessibile. Giocare stimola la crescita dei nervi nelle parti del cervello che elaborano le emozioni e le funzioni esecutive e questo aiuta anche a migliorare le relazioni interpersonali, favorendo la connessione e la comunicazione con gli altri rafforzando la capacità di problem solving e di pensiero critico. La disposizione mentale al gioco aiuta ad alleggerirci, ad allentare la consapevolezza e “buttare fuori” quello che tendiamo a reprimere. «Prendete la vita con leggerezza» ci suggeriva Calvino, e forse lasciarsi stupire dal ritrovamento di un bastoncino un po’ strano può essere un buon modo per iniziare a farlo.
A luglio 2024 Boone Hogg e Logan Jugler hanno annunciato di aver firmato un contatto con la casa editrice Penguin Random House per trasformare Stick Nation in un libro fotografico e hanno lanciato anche una ‘Open call for stick photos’. Il libro sarà un collettore di tutti i migliori bastoni inviati dalla community. Le selezioni sono aperte, siete ancora in tempo per trovare e inviare la foto dei vostri ritrovamenti magici nella natura. «Thanks for sticking around».