Se Elon Musk non riuscisse a salvarlo e il divieto entrasse davvero in vigore il ban di TikTok in America avrebbe conseguenze che nutrono un enorme calderone: dalle ripercussioni sociali, culturali e politiche se venisse a mancare una delle principali piattaforme di informazione nel paese, fino a quelle economiche.
Una delle preoccupazioni principali della graduale chiusura della piattaforma negli Stati Uniti è legata alla perdita del lavoro di migliaia di creator – sono 7 milioni quelli che dipendono da TikTok e che hanno guidato un guadagno di $15 miliardi nel 2023 secondo Forbes. Questi dovrebbero reinventarsi o spostarsi su altri social lasciando anche moltissimo spazio a nuovi players: basta guardare alla corsa verso piattaforme come Lemon8 e Red Note (anche se entrambe cinesi e a rischio di un ulteriore ban) o all’immediata intromissione di Elon Musk nel discorso proponendosi come potenziale acquirente.
L’unico modo che avrebbe TikTok di salvarsi sarebbe infatti quello di essere acquistato entro il 19 gennaio, data massima imposta dal Congresso degli Stati Uniti – con la postilla di un possibile prolungamento di 270 giorni se ci fosse una trattativa in atto.

La preoccupazione maggiore viene comunque dal popolo americano che dipende largamente da TikTok – è l’app su cui gli utenti passano più tempo al giorno secondo eMarketer. Le preoccupazioni comprendono anche la censura e una ridotta libertà di parola vista l’enorme fetta di persone che aveva iniziato a prendere parte a discorsi e attivismo politico e sociale proprio grazie alla piattaforma.
Le ripercussioni colpirebbero anche l’economia con un probabile rallentamento del consumismo spesso strettamente legato alla piattaforma a causa dell’immediatezza tra trend (o influenza diretta di un creator) e acquisto. I $17 miliardi di guadagni che sarebbero dovuti entrare da TikTok Shop secondo Bloomberg quest’anno sarebbero quindi ora bloccati.
Anche moda e musica non passerebbero indenni cambiando il corso della viralità di trend e artisti non più lasciati al caso dell’algoritmo. Potrebbe così interrompersi il corso degli ultimi anni che vedeva passare le idee dei creator (dai consigli su musica, film e libri fino al suggerimento di trend e microtendenze) ai media tradizionali fino ai piani commerciali di maison del lusso ed etichette musicali.