Cosa hanno di speciale i jeans di Kendrick al Super Bowl

I jeans di Celine indossati da Kendrick Lamar durante la sua performance al Super Bowl di questa notte sono stati uno degli argomenti più caldi post esibizione.

Il fermento nasce dall’effetto sorpresa: nessuno si sarebbe aspettato questi jeans da un rapper come Kendrick. Nella cultura pop i periodi d’oro dei jeans a zampa sono infatti legati a personaggi come Cher negli anni ’60 o Hannah Montana e Britney Spears nei primi 2000; momenti che apparentemente non hanno niente in comune con Kendrick.

Nonostante questo, dopo i primi minuti dello show, una delle domande più quotate su Twitter era di che marca fossero i jeans — una specie di innamoramento collettivo per il modello a zampa che Celine vende a 890€ (e che sul sito italiano sono sold out in tutte le taglie) ma che assomigliano a un qualsiasi pantalone indossato da una nostra compagna di classe o da nostra madre nel 2006. Tanta sorpresa sembra infatti essere legata al fatto che allora chi indossava questi jeans erano prevalentemente le ragazze.

La silhouette dei jeans scelti dalla stylist Taylor Mcneill è infatti quasi sparita dal mainstream negli ultimi anni, soprattutto nell’abbigliamento maschile, nonostante le sue origini. Rivederla su Kendrick ha portato una ventata d’aria fresca e un modello “nuovo” di cui innamorarsi, soprattutto in un panorama denim in cui tutto sembra essere già visto e in cui il concetto di attillato (nel caso del jeans a zampa solo sulla coscia) era stato confinato a finance bros, padri di famiglia e politici conservatori.

Indossati nel 19esimo secolo dalla Marina Americana per la loro comodità (si arrotolavano facilmente e si toglievano senza intoppi anche da bagnati), i jeans “flared” o “bootcut” diventano poi simbolo indiscusso dei movimenti giovanili e delle sottoculture anni ’60 e ’70. Dopo questi due momenti la silhouette di denim preferita nell’abbigliamento maschile diventa più dritta — anche nelle sue versioni super baggy di oggi.

L’abbinamento dei jeans di Celine (probabilmente opera di Hedi Slimane e totalmente figli della sua estetica) alla giacca custom di Martine Rose, jersey in collabo con Willy Chavarria e Nike Air DT Max ’96 sembra consacrare tutto un nuovo stile per la moda maschile.