Cosa possiamo aspettarci dal debutto di Pharrell Williams alla guida di Louis Vuitton?

Domani alle 21:30, durante il primo giorno della Paris Fashion Week, Pharrell Williams presenterà ufficialmente la sua collezione di debutto alla guida di Louis Vuitton. L’appuntamento, che viene considerato il più atteso dell’intero mese, è stato anticipato da un’intervista condotta dal New York Times al nuovo direttore creativo della maison, la quale ci fornisce le prime informazioni sulla rotta presa e svela persino qualche retroscena in merito alla discussa nomina dell’artista. 

Il rapporto tra LV e Pharrell risale in realtà già al 2003, quando Marc Jacobs invitò il cantante a realizzare un paio di occhiali da sole che oggi conosciamo come Millionaires. Tuttavia è stato lo scorso dicembre che l’amministratore delegato Pietro Beccari ha deciso di eleggere Mr. Williams come successore di Virgil Abloh, optando quindi per una figura capace di andare oltre la definizione di designer. Inizialmente però, si legge, l’interesse di Pharrell era quello di indicare NIGO come il più adatto a ricoprire il ruolo

Dopo Virgil, pensavo avessimo bisogno di qualcosa di più di un normale designer, seppur di grande talento. 

Pietro Beccari, CEO di Louis Vuitton

Ma eccoci qua, alla vigilia della sfilata che presenterà la prima collezione uomo disegnata da Pharrell Williams per Louis Vuitton. A tal proposito, il creativo ha annunciato che il défilé si terrà sul Pont Neuf di Parigi, probabilmente sulle note di una sua traccia inedita intitolata “Chains ’n’ Whips”. Inoltre, di per certo sappiamo che lo styling sarà curato da Matthew Henson e Cynthia Lu di Cactus Plant Flea Market, mentre il tema principale sarà lo stesso che ha ispirato la linea di merchandising rilanciata al festival Something in the Water. Non mancheranno poi le coloratissime borse LV Speedy viste su Rihanna nella campagna pre-show, così come capi che esibiscono le opere dell’artista Henry Taylor, alcune rivisitazioni del motivo Damier e calzature il cui concept era stato scartato da adidas

La visione di Skateboard P sembra dunque molto chiara e non è certo quella di un volto che sfrutta soltanto la propria celebrità. Nei suoi piani ci sono infatti la valorizzazione di ambassador che non siano solo musicisti e attori, un’idea di moda funzionale attenta alla esigenze del cliente e la volontà di elevare ulteriormente il gioiello del gruppo LVMH attraverso un approccio multiculturale

Sono un creativo che guarda con gli occhi di un consumatore. Non sono andato alla Central Saint Martins, ma sono sicuramente entrato nei negozi e ho comprato, quindi so cosa mi piace.

Pharrell Williams

E riferendosi alle potenziali critiche negative, Pharrell risponde umilmente: “Sono uno studente, gli studenti imparano”.