Cosmic Unity porta la sostenibilità nel basket, parola al designer Ross Klein

Nike Cosmic Unity è l’ultima creazione di Nike Basketball, una scarpa performance che per la prima volta ha una grossa componente di materiale riciclato, precisamente fino al 25%. Si tratta di una notevole rivoluzione dal momento che è la prima volta che un prodotto performance dello Swoosh viene realizzato con prodotti di recupero, una scelta rischiosa che ha portato a lunghi studi e ricerche per realizzare qualcosa che andrà a subire sforzi enormi, quali i movimenti dei giocatori NBA nel pieno dell’azione agonistica. Al tempo stesso però la Cosmic Unity dovrà essere anche funzionale e duratura per noi persone comuni che non faremmo gli sforzi dei giocatori NBA e, al tempo stesso, non cambiamo scarpe ogni giorno.

Nessuno conosce meglio Nike Cosmic Unity della persona che l’ha creata, ovvero Ross Klein, il Senior Creative Director della categoria Footwear Performance di Nike. Con lui abbiamo parlato per capire quanto lavoro c’è stato dietro la nascita di Cosmic Unity.

25% di materiali riciclati in una scarpa rappresenta un grande cambio dalle solite produzioni. Qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare nella creazione di Cosmic Unity considerando la differenza nei materiali?

Probabilmente costruire un sistema strutturale di cablaggio totalmente nuovo partendo da materiali riciclati. É stata una grande opportunità per i nostri team dato che ci ha permesso di lavorare assieme a nuove modalità di concepire il design dell’avampiede e la sua messa in sicurezza. Abbiamo utilizzato nuovi processi di lavorazione che riducono sì lo spreco di materiali ma offrono comunque solidità sull’avampiede, supporto all’appoggio diviso per zone e traspirabilità per garantire il massimo della performance.

L’uso di materiali riciclati ha posto limiti alle possibilità estetiche della scarpa?

La sostenibilità è fondamentale per Nike, per questo sappiamo che il design non è un fine, ma un mezzo per trovare soluzioni innovative che ci permettano di portare avanti la nostra attività e il nostro business senza limitarci all’uso di alcuni materiali o intaccando la nostra visione eco-sostenibile. La chiave è stata porci vincoli e obiettivi fin dal principio (ad esempio limitare i consumi) così da trovare modalità inaspettate per trovare rompere gli schemi del design.

Il processo creativo è stato paragonabile a quello di altre scarpe performance o si è trattato di qualcosa di nuovo anche per voi?

Le soluzioni sostenibili sono parte del processo creativo e della conversazione che siamo soliti portare avanti sia tra di noi che con gli atleti per creare prodotti che vengano incontro ai loro bisogni, quindi non partivamo da zero. Ciò che è stato diverso e che si nota in Cosmic Unity è stata una particolare collaborazione tra tanti team differenti: quello che si occupa di sostenibilità, di design, di innovazione, di sviluppo del prodotto e di ingegneria. Tutti questi gruppi hanno lavorato assieme dal primo all’ultimo momento in maniera molto più coesa del solito per ridurre sì gli sprechi ma anche il peso e mantenendo un alto livello di qualità nella performance.

Una grande variazione è stata quella relativa alla gomma utilizzata in questa scarpa, un prodotto che riduce notevolmente il peso della scarpa, specialmente nella suola, solitamente il corpo più pesante. Come si è arrivati a questo e come è stato recepito dagli atleti sul campo?

Come da tradizione per le nostre scarpe performance, c’è un lungo processo di test con l’aiuto di diversi atleti durante ogni step che accompagna lo sviluppo del prodotto. Per quanto riguarda Cosmic Unity ci siamo focalizzati su tre aree: comfort, supporto e trazione. Nonostante in questa silhouette abbiamo voluto guardare ai materiali di spreco come a una risorsa, abbiamo comunque cercato di inserire il massimo della reattività, resistenza e controllo per creare una scarpa performance di alto livello. I feedback degli atleti in campo sono stati davvero ottimi, hanno definito la scarpa come “sorprendente e intrigante”.

Che piano state portando avanti per diminuire l’impatto ambientale e aumentare la percentuale di materiale riciclato all’interno delle sneakers nel prossimo futuro? 

Ci siamo posti obiettivi molto audaci per ridurre notevolmente la quantità di emissioni di Nike, ma comunque accompagnati da una solida base scientifica. NIKE, Inc. ha lobiettivo di risurre le emissioni complessive di GHG da Scope 1 e Scope 2 del 65% entro il 2030 ormai dal 2015, così come ridurre del 30% quelle da Scope 3. Per questo motivo stiamo cercando di aggiungere sempre più materiali di riciclo nei nostri prodotti, ma anche trovando metodi di lavoro alternativi e maggiormente sostenibili. Stiamo implementando l’uso di energie rinnovabili e programmi ad altra efficienza lungo tutta la catena di sviluppo del prodotto. Siamo anche consapevoli della dimensione e dell’influenza di Nike, motivo per cui cerchiamo di sfruttarla per dare un segnale e inspirare un cambiamento culturale nel nostro settore.

L’iter di Cosmic Unity può essere seguito per realizzare ulteriori scarpe perfomance anche in altri sport? Anche in sport in cui queste vengono sollecitate diversamente?

La dimensione e lo sforzo effettuati dai cestisti con cui lavoriamo richiede un livello di solidità e struttura sull’avampiede che non ha pari in altri sport. Sappiamo quindi che se siamo in grado di creare qualcosa di funzionale e sostenibile nel basket, questo prodotto aprirà la strada per creare ulteriori calzature performance in altre categorie. Stiamo lavorando per creare linee totalmente sostenibili, dalle scarpe all’abbigliamento fino agli accessori e Cosmic Unity è solo l’inizio.

La Nike Cosmic Unity uscirà il 26 febbraio nella prima colorazione Green Glow, a cui ne seguiranno altre il 7 marzo (Amalgam) e 12 marzo (Space Hippie).