Negli ultimi giorni i social sono insorti contro DaBaby per alcuni commenti omofobi che il cantate avrebbe fatto durante un live, ma ora le conseguenze per lui sembrano andare ben oltre il malcontento popolare.
Nel weekend si è tenuta a Miami l’attesissima edizione del Rolling Loud e DaBaby ha presenziato assieme a tanti altri artisti in quello che era il primo grande festival dopo uno stop davvero lungo. Nel corso della sua esibizione il rapper ha riservato al suo pubblico un discorso piuttosto duro, che non è passato inosservato a causa dei toni aspri con cui si faceva riferimento alla comunità omosessuale.
If you didn’t show up today with HIV, AIDS, or any of them deadly sexually transmitted diseases, that’ll make you die in two to three weeks, then put your cellphone lighter up. Ladies, if your pussy smell like water, put your cellphone lighter up. Fellas, if you ain’t sucking dick in the parking lot, put your cellphone lighter up.
DaBaby sul palco del Rolling Loud
Prendendo in causa malattie a trasmissione sessuale come HIV e AIDS con tematiche di pessimo gusto e fomentato dal suo staff, DaBaby ha reso pubblico un pensiero alquanto discutibile che infatti è stato ampiamente criticato da presenti e colleghi. Proprio questo intervento, secondo quanto riferito, avrebbe scatenato l’ira di un fan che a distanza di pochi minuti ha lanciato con forza una scarpa all’artista, mirandolo durante la sua performance.
L’incredulità nata dall’ascoltare parole così aggressive dopo anni di campagne contro questo tipo di discriminazioni, molte delle quali supportate e nutrite proprio da suoi colleghi, si aggiunge alla scelta sempre più criticabile di Baby di esibirsi con “Cry Baby“, brano realizzato con la collega Megan Thee Stallion, per poi farsi accompagnare sul palco da Tory Lanez, rapper incolpato di aver sparato in modo volontario proprio alla Stallion. DaBaby ha trattato l’ingresso di Lanez come una vera e propria rivelazione, tanto da venire presentato nascosto da una maschera e farne indovinare l’identità al pubblico.
Subito dopo lo show, DaBaby è stato apertamente attaccato da più fronti e moltissimi colleghi si sono dissociati da quanto comunicato sul palco, tra questi non è mancata Dualipa che si è definita inorridita e che, secondo quanto riportato, sta valutando di accontentare i fan rimuovendo dalle piattaforme di streaming “Levitating“, il brano di grande successo composto a quattro mani con lui.

Per difendersi e giustificare le proprie dichiarazioni DaBaby è approdato su Instagram sostenendo di essere al centro di un grosso malinteso e spiegando quanto sia stato ingiusto che gli utenti abbiano estrapolato solo un pezzo del suo discorso, giudicando senza essere stati presenti al live. Ha poi proseguito dichiarando “i miei fan gay non hanno l’AIDS”, prima di riferirsi ad altri omosessuali che non sono suoi sostenitori come “drogati”, tutte dichiarazioni che hanno letteralmente infiammato i social.
I’ma address this weak-ass internet shit one time and then I’ma get back to giving my love to my fans. What me and my fans do at the live show, it don’t concern you n***as on the internet, or you bitter bitches on the internet. It’s not your business. … What I do at a live show is for the audience at the live show, it’ll never translate correctly to someone looking a little five-six second clip from they goddamn crib on they phone. It just don’t work like that.
DaBaby su Instagram
Dopo essersi reso conto della gravità della situazione, l’artista ha poi scelto Twitter per delle confuse scuse formali, mantenendo però dei toni molto accesi che non hanno convinto i fan e l’intera comunità LGBTQIA+.
In risposta a tutto ciò, nella giornata di ieri a mobilitarsi contro DaBaby è stato anche il GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation), associazione molto nota nel mondo dell’attivismo per i diritti LGBTQIA+ che ha risposto al rapper con una dichiarazione ufficiale secondo cui la retorica da lui usata è imprecisa, offensiva e dannosa per la comunità LGBTQ e per i circa 1,2 milioni di americani che vivono con l’HIV. Il presidente della comunità DaShawn Usher ha poi aggiunto che è fondamentale che DaBaby e i suoi fan imparino che le persone che oggi convivono con l’HIV, quando sono sottoposte a un trattamento efficace, conducono una vita lunga e sana e non possono trasmettere nessuna patologia. Nel frattempo, secondo quanto emerso, sono diverse le realtà che minacciano di muoversi per vie legali contro il rapper accusandolo di discriminazione di genere e induzione all’odio nei confronti di una categoria.