Daniel W. Fletcher sigla il ritorno in grande stile di Fiorucci

Fiorucci non è stato solamente un semplice brand, ha reso possibili gran parte delle cose che ora diamo per scontate ma che un tempo non lo erano affatto. Per farvi qualche esempio, in seguito a dei viaggi a Londra e New York, nel 1967 Elio Fiorucci portò in Italia quello che adesso definiamo un concept store, ovvero uno spazio dove poter comprare vestiti, mangiare hamburger, ammirare opere d’arte e scatenarsi a party glamour. Le sue creazioni scolpirono sin da subito l’idea di moda democratica, divertente e libera da ogni preconcetto, riuscendo a raggiungere personaggi come Andy Warhol, Keith Haring e Madonna. Non solo la categoria streetwear diventò più limpida che mai, ma le sue grafiche divennero estremamente iconiche, così come la popolarità dei primi jeans stretch da donna.

A distanza di qualche decennio, Fiorucci è pronto a rivendicare il suo ruolo nel fashion business, partendo con un richiamo al passato, per poi arrivare alle collaborazioni con adidas e all’arrivo di Daniel W. Fletcher come nuovo direttore artistico.

Penso che sia il sogno di ogni designer lavorare per un marchio con un archivio così ricco ed essere in grado di usarlo per creare qualcosa di nuovo. Fiorucci non è solo moda, arte e musica, c’è uno spirito che è diverso da qualsiasi altro brand ed è questo che lo rende così speciale.

Daniel W. Fletcher, direttore creativo di Fiorucci

Il talentuoso designer comincia con la collezione autunno/inverno 2020, nella quale cerca di rinvigorire la creatività del marchio basandosi sui suoi codici stilistici con l’aggiunta di qualche novità. Per la prima volta sono stati prodotti infatti dei capi sartoriali, che si sommano a una selezione di articoli d’ispirazione dance anni ’70. Particolare attenzione va rivolta anche agli immancabili pezzi in denim e agli outfit che si rivolgono al trend motorsport.

La linea sarà disponibile online nei prossimi mesi.