L’appuntamento più atteso di questa Milano Fashion Week è arrivato: Glenn Martens ha finalmente debuttato con la sua prima collezione completa per DIESEL. In realtà si tratta di un doppio debutto, dal momento in cui non solo è stato introdotto il lavoro del nuovo direttore creativo, ma allo stesso tempo è anche la prima volta in cui il marchio di Renzo Rosso si ritrova a sfilare durante la settimana della moda. Le aspettative erano altissime e senza troppi dubbi sono state confermate dall’evento.
Il brand ha scelto di utilizzare il formato digitale per la sua presentazione, diffondendo un cortometraggio realizzato in collaborazione con l’artista e regista Frank Lebon, accompagnato da una speciale colonna sonora composta dal musicista inglese Leon Vynehall. Il video ci porta alla scoperta di un mondo in bilico tra realtà e sogno, dove il dubbio su cos’è reale e cosa non lo è accresce l’interesse dello spettatore attraverso quattro diverse sezioni distorte che fanno a loro volta da passerella. Si comincia da una specie di casa per poi avviarsi in un frenetico scenario urbano che porta alla vista di un ascensore e ancora in una stanza rossa in cui tempo e spazio risultano sconosciuti.
Il grande compito in DIESEL è creare capi che abbiano una certa universalità e contemporaneamente mantengano lo spirito irriverente del brand. Ho cercato di fondere l’accessibilità con l’arte. Questo è solo l’inizio, un riflesso di un mondo ancora capovolto che sta cercando il suo equilibrio in una nuova realtà.
Glenn Martens, direttore creativo di DIESEL
I capi che vediamo rispondono ai canoni di un défilé co-ed e si contraddistinguono per un approccio altamente concettuale che inserisce la visione di Glenn Martens all’interno del patrimonio stilistico di DIESEL, gettando così le prime basi di un nuovo capitolo ancora tutto da scrivere. Tradizione e avanguardia si coniugano cercando di rispettare l’irriverenza e l’originalità del brand attraverso una sperimentazione unica che non cede a compromessi. Predomina quindi l’utilizzo del denim, materiale profondamente radicato nella storia del marchio di Renzo Rosso e più in generale nella cultura popolare. Jeans a cinque tasche con stivali da cowboy o stivaletti a punta integrata in diversi lavaggi a vita alta o media, ma anche articoli con toppe d’archivio e loghi in rilievo aggiornano l’heritage in chiave contemporanea. In tutto questo, l’ibrido è un concetto che prevale tra abiti rigenerati con finiture in lattice, pezzi di jersey tagliati e ricuciti sotto forma di maglioni o giacche, sfumature a effetto trompe-l’oeil e cinture logate che uniscono i pantaloni ai top grazie a un sorprendente intreccio.
Inoltre, è stata rivelata la nuova linea DIESEL LIBRARY, basata su una proposta sostenibile permanente che offre camicie, top, gonne, t-shirt e altro ancora nel nome di un ideale etico che permette di acquistare meno e indossare più a lungo sorpassando i limiti di tendenze effimere.