Per Gucci è il momento di risollevarsi e la scelta di Demna, per quanto completamente inaspettata, è indubbiamente coraggiosa.
Se da un lato l’appuntamento di Demna sembra sicuro per la sua capacità di vendere e far funzionare un brand (vedi la crescita delle vendite quadruplicata dopo i primi 5 anni alla direzione di Balenciaga, oltre alla costante discussione pubblica intorno alle sue creazioni), dall’altro il suo accostamento a Gucci fa strano perché le due estetiche sembrano incompatibili.
Quello che si legge dal brand parla però di fedeltà ai canoni di Gucci — come a dire che la follia creativa di Demna verrà in parte contenuta per le differenze sostanziali con Balenciaga.
Nessun mocassino destrutturato quindi? @boringnotcom ha riportato una discesa delle azioni di Kering del 12% dalla nomina di Demna alludendo all’incompatibilità tra brand e designer. Allo stesso tempo leggere i commenti del pubblico invece dà l’impressione opposta: c’è hype. Questo è uno dei talenti di Demna, saper catalizzare l’attenzione e muovere le emozioni. Sembrano tutti trepidanti tranne Ye che ha dichiarato di fregarsene altamente e Marcelo Burlon che prevede una corsa di gregge verso Gucci — di nuovo.

Sicuramente è ormai chiaro che per un brand come Gucci serva il coinvolgimento emotivo del pubblico per funzionare; ne sono prova il successo della direzione artistica profonda, sognante e nostalgica di Alessandro Michele seguito dal declino sotto Sabato De Sarno, dove i vestiti erano semplici e commerciali ma l’emozione non pervenuta.
In tutto questo è monumentale anche l’abbandono di Balenciaga che dopo anni ormai era stato costruito a immagine e somiglianza di Demna. Il brand rimane in attesa di un nuovo direttore creativo e quasi sicuramente sarà rivoluzionato (impossibile pensare che un designer diverso da lui continui su questa linea estetica). Rimangono quindi sospese tutte le previsioni di come saranno adesso due dei più grandi brand di moda — sperando si tengano ben lontani da quell’esperimento ormai lontano di “hacking” di Gucci da parte di Balenciaga nel 2021.