“La guerra in Ucraina ha riattivato un dolore post trauma che ho portato con me sin dal 1993, quando la stessa cosa è successa nel mio Paese e io sono diventato un eterno rifugiato”. È con queste parole che Demna Gvasalia introduce la collezione Winter 2022 di Balenciaga, la quale, racconta, è dedicata al non aver paura, alla resistenza e alla vittoria della pace.
Il direttore creativo della maison sa bene cosa significa ritrovarsi nel mezzo di un conflitto e dover abbandonare la propria casa. Nel 1993, dopo essere riuscito a barattare un kalashnikov per un cavallo, scappò infatti dalla Georgia e si diresse verso la Germania in cerca di rifugio. Oggi gli attacchi della Russia a Kiev gli hanno rivivere il trauma, che nonostante la fama e il successo non se ne è mai andato.
Lavorare allo show questa settimana è stato estremamente difficile per me. Perché in un momento come questo la moda perde il suo peso e il suo diritto di esistere. La fashion week sembra qualcosa di assurdo. Ho pensato a un certo punto di cancellare lo show sul quale ho lavorato duramente con il mio team e che tutti aspettavamo. Ma poi ho realizzato che farlo avrebbe significato arrendersi al male che mi ha già ferito così tanto per quasi 30 anni. Ho deciso che non posso più sacrificare parti di me per questa guerra di ego senza senso e senza cuore.
Demna Gvasalia, direttore creativo di Balenciaga
Un gesto forte e chiaro quello di riporre una t-shirt con la bandiera ucraina su ogni seduta e convertire un padiglione del Parc des Expositions Paris Le Bourget in un drammatico scenario glaciale dove gli archetipi del brand sfilano racchiusi in una stanza di vetro all’interno della quale è stata ricreata una tempesta di neve.
Il pubblico disposto in modo circolare assiste quindi alla rappresentazione teatrale di una dolorosa fuga, perché il freddo, le borse a forma di sacchi di immondizia, i volumi oversize, gli abiti scotchati, i tessuti lacerati e la svolta techno delle struggenti note al pianoforte di Laurent Dury fanno pensare alla drammatica emigrazione del designer e non servono altre spiegazioni.