UPDATE 04/08: ASAP Rocky è tornato a casa e oltre al simpatico tweet di Trump con il gioco di parole tra il nome del rapper e l’acronimo di ASAP, abbiamo scoperto che il suo intervento non si è limitato ai social.
La CNN ha infatti ottenuto i documenti inviati alla Svezia il giorno esatto in cui è iniziato il processo del rapper e ha evidenziato alcune parole che suonano come un’intimidazione bella e buona.
Gli USA vogliono risolvere il caso il prima possibile per evitare potenziali conseguenze negative nelle relazioni tra USA e Svezia.
Robert C. O’Brien, US Special Presidential Envoy for Hostage Affairs
Oltre alla chiusura del caso in una certa fretta, viene chiesto anche che Rocky e i suoi due collaboratori vengano immediatamente rilasciati e fatti alloggiare in un hotel di Stoccolma in attesa di risposte. Ma questo ha influito davvero sul risultato del processo?
La Svezia ha sempre risposto in modo intransigente alle provocazioni arrivate dall’America. Il procuratore svedese, Petra Lundh, ha infatti scritto a chiare lettere che nessuno, e nemmeno lei, può interferire con un caso specifico o tentare di influenzare il procuratore responsabile.
Solo il tribunale può decidere, durante o dopo il processo, se rilasciare la persona o decidere la detenzione controllata.
Petra Lundh, Sweden’s Prosecutor-General
UPDATE 26/07: Proprio ieri abbiamo ricevuto la sconfortante notizia che ASAP Rocky resterà in prigione in attesa del processo, in quanto accusato di aggressione. Se ancora non siete informati, potete farlo qui.
Oltre a noi, sembra che neanche Donald Trump abbia buttato giù il boccone e proprio ieri sera è tornato su Twitter per condividere il suo pensiero a riguardo.
Il Presidente degli Stati Uniti ha prima attaccato il primo ministro svedese, Stefan Löfven, per non essere stato in grado di agire e ha poi rincarato la dose scrivendo a caratteri cubitali di restituire a Rocky la sua libertà.
Ci permettiamo di aggiungere però, che forse Justin Bieber non aveva tutti i torti. Sebbene le parole rivolte a Rocky siano più che apprezzabili, il passo dalla strumentalizzazione della vicenda è breve, se non già varcato.
Inoltre, viene da domandarsi se questo dibattito abbia una corrispondenza o se Trump stia facendo tutto da solo. Il portavoce di Stefan Löfven, infatti, oltre a sottolineare l’impermeabilità del sistema giudiziario svedese, aveva negato qualsiasi contatto tra il PM svedese e il Presidente degli Stati Uniti, cosa che quest’ultimo aveva invece affermato nei suoi precedenti tweet. Cosa c’è di vero in tutto ciò non ci è dato saperlo.
Articolo originale 20/07:
Kim Kardashian e Kanye West hanno deciso di aiutare ASAP Rocky a uscire dalla pessima situazione in cui si trova, per farlo hanno tirato in mezzo Donald Trump e quest’ultimo sembra aver accettato volentieri.
La situazione però non è migliorata e, secondo le ultime notizie, il rapper dovrebbe rimanere dietro le sbarre ancora per un po’ di tempo.
Cosa c’entra Donald Trump?
Ieri sera, dopo aver discusso con Kim e Kanye riguardo la situazione di ASAP Rocky, Donald Trump ha twittato, rassicurando i fan e dicendo che avrebbe contattato il primo ministro svedese per vedere di risolvere al meglio la faccenda. Improvvisamente, il tanto criticato rapporto tra Kanye West e il presidente degli Stati Uniti d’America ha mostrato il suo lato positivo.
Ancora non sappiamo cosa ha in mente di fare, né se ci riuscirà, ma vi faremo sapere come andrà a finire.