Drake, Kendrick e J. Cole non sono sempre stati nemici

Le cose tra Drake, Kendrick e J. Cole, attualmente, sono complicate. Dopo un primo accenno da parte di J. Cole in “First Person Shooter” (brano del disco di Drake “For All the Dogs”), Kendrick ha recentemente risposto all’interno del disco di Metro e Future.

L’attivarsi di Kendrick sulla questione ha scatenato un gran bel casino. J. Cole ha risposto, per poi pentirsi, mentre ASAP Rocky e The Weeknd sembrano essersi schierati dalla parte di Kendrick, ancora una volta all’interno della deluxe del disco di Metro e Future. Una risposta di Drake sembra trapelata online nel weekend – anche se ancora non è chiaro se sia vera o se si tratti di AI – e qui il rapper avrebbe affrontato chiunque: Future, Metro Boomin, The Weeknd e ovviamente Kendrick Lamar, a cui avrebbe detto che il suo nome non è tra i Big Three.

Eppure i tre non sono sempre stati nemici. C’è stato un periodo in cui i due si supportavano a vicenda e in cui il loro rapporto era di amicizia. Qui lo ripercorriamo dal 2011 ad oggi.

Novembre 2011

Kendrick Lamar appare nell’album “Take Care” di Drake, disco attesissimo che negli anni si è  guadagnato il titolo di classico. Kendrick, all’epoca promettente rapper emergente, è ospite nella traccia “Buried Alive Interlude”.

Febbraio 2012

Drake invita Kendrick Lamar e A$AP Rocky ad aprire il suo Club Paradise Tour. Nel 2016, in “4PM in Calabasas”, Drake fa riferimento a quella sua scelta affermando che gli avevano detto di portare un artista R&B, ma che lui ha rifiutato e portato i due rapper.

Ottobre 2012

Drake e Kendrick Lamar collaborano altre due volte: nella traccia “Fuckin’ Problems” di A$AP Rocky e nell’iconica “Poetic Justice”, traccia contenuta nel disco di Lamar “Good Kid, m.A.A.d City”.

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Agosto 2013

Lamar appare sulla traccia “Control” di Big Sean, affermando di essere migliore di tutte le stelle nascenti del rap – nomina 11 rapper inclusi Drake, J. Cole – chiedendo loro di alzare l’asticella. La barra sembra un invito generalizzato ad alzare il livello del rap game.

Alla domanda sul presunto dissing, Drake rispose affermando: “Non ho niente da dire al riguardo. Mi sembra solo un pensiero ambizioso. So che [Lamar] non sta cercando di buttarmi giù. Quando quel giorno si presenterà, ne parleremo”.

In realtà, però, il canadese non l’ha presa alla leggera. Nel brano “The Language” sembra riferirsi a lui dicendo: “fuck any ni**a that’s talking shit just to get a reaction / fuck going platinum, I looked at my wrist and it’s already platinum”.

BET Hip-Hop Awards 2013

Kendrick rappa in freestyle: “Nothing’s been the same since they dropped “Control” / and tucked the sensitive rapper back in his pajama clothes”. Con ciò vuole dire che non bisogna piagnucolare quando qualcuno alza l’asticella.

In un verso ormai famoso di “King Kunta”, poi, Kendrick Lamar sembra accusare Drake di avere un ghostwriter. Supposizione sostenuta poi dal fatto che Meek Mill, poco dopo, fece un tweet in cui affermava lo stesso contro il rapper canadese.

Da allora Kendrick e Drake si sono citati e scambiati frecciatine per anni. Il pubblico aspettava impaziente un’escalation, arrivata poi con la traccia “First Person Shooter” presente nel disco di Drake “For All the Dogs”. Da quel momento in poi sappiamo come sono andate le cose.