Da quando Jean Paul Gaultier si è ritirato nel 2020, il suo marchio eponimo ha optato per un interessante format che ha visto susseguirsi una serie di talentuosi guest designer. Stagione dopo stagione, stilisti del calibro di Chitose Abe, Glenn Martens, Olivier Rousteing, Haider Ackermann, Julien Dossena, Simone Rocha, Nicolas Di Felice e Ludovic de Saint Sernin hanno infatti reinventato i codici della maison secondo il proprio stile. Ora però il brand ha deciso di cambiare strategia ed eleggere un nuovo direttore creativo che gestirà le collezioni di haute couture e prêt-à-porter.
L’ambito ruolo è stato assegnato a Duran Lantink, trentasettenne olandese che di recente è finito sotto ai riflettori per aver vinto il prestigioso International Woolmark Prize.
“Considero Jean Paul Gaultier un genio e parte di una generazione che ha buttato giù le porte, in modo che le persone come noi possano attraversarle liberamente ed essere ciò che sono senza scuse. Entrare nel ruolo di direttore creativo è un vero onore. Per me Gaultier rappresenta la casa dello spirito creativo e del savoir faire per eccellenza. È provocatoria e si spinge continuamente oltre i limiti. È il marchio che riunisce diverse discipline intorno alla moda per creare movimenti culturali, cambiando il linguaggio degli abiti e il modo in cui li indossiamo nelle strade.”
Duran Lantink
Prima ancora, al creativo è stato assegnato il Premio Karl Lagerfeld all’LVMH Prize 2024 grazie al lavoro svolto con la sua etichetta, che per il momento verrà messa in pausa in modo da concentrarsi esclusivamente sul nuovo incarico.