L’appoggio dai colleghi Baby Gang lo ha sempre avuto. Marracash fu tra i primi a riconoscere il suo talento e dopo di lui sono stati molti gli artisti che gli hanno riservato un posto all’interno dei loro brani. Adesso, questi nomi, Baby Gang li ha portati tutti nel proprio progetto. Non uno qualunque, quello che effettivamente sancisce il suo ritorno, che verrà portato al Forum di Assago davanti a 10.000 persone, finalmente fuori dalla comunità, con una prospettiva davanti che per la prima volta sembra essere diversa.
Baby Gang è sempre stato recidivo. La sua estetica è sempre stata legata alle questioni sociali che lo inseguono, dai titoli dei dischi – “Delinquente”, “Innocente” – alla copertina di “EP2” con la foto segnaletica. “Vivo solo di illegalité / Io imparo, lui impara”, diceva nel 2022 in uno dei brani in cui esplicava la sua mentalità.
Adesso forse le cose sono cambiate. Baby Gang sembra ora avere la volontà di porsi al pubblico in modo diverso. Non più la vittima, non più quello incriminato e ricercato, bensì quello capace di andare oltre le definizioni altrui e dare a sé stesso una rappresentazione.
Il titolo del disco – “L’angelo del male” – probabilmente non è casuale. Baby Gang sembra far riferimento al film “Brightburn” e ciò calzerebbe con la storia di un ragazzo dall’indole dolce, arrivato da un altro pianeta, che improvvisamente cambia e inizia ad avere problemi di rabbia.
Le premesse per un disco che gli farà fare il salto ci sono, dal concept ai nomi che lo accompagnano. Se già Baby Gang era il rapper più ascoltato del mese in Italia, chissà quali numeri possiamo aspettarci da questo progetto e chissà come evolverà il percorso di un artista che ha sempre fatto di testa sua arrivando in cima.