La più pazza, scatenata, divertente e variegata di sempre. La famiglia dei Looney Tunes può essere facilmente considerata tra le più iconiche della cultura pop e nella sua lunga storia è riuscita a regalarci alcuni momenti strepitosi che ci hanno insegnato, tra le altre cose, come la diversità non sia un ostacolo per creare un legame indissolubile.
Di recente l’abbiamo per esempio visto con “Space Jam – New Legends” e ora lo vediamo ancora con Family First, marchio di abbigliamento Made in Italy di respiro sempre più internazionale, che ha annunciato il lancio di una capsule collection in collaborazione con Warner Bros.
Collaborare con Warner Bros. è stato davvero interessante per noi, perché ci ha permesso non solo di dare sfogo alla nostra creatività ma soprattutto di sviluppare una collezione che esprime al meglio la nostra identità di brand e di famiglia, intesa come gruppo che condivide emozioni, passioni, gioie.
Giorgio Mallone, Direttore Creativo di Family First
Bugs Bunny, Daffy Duck & co. sono quindi i protagonisti di una collezione che verrà ufficialmente presentata a Los Angeles in occasione del Super Bowl 2022 anticipando il primo frutto di una partnership biannuale.
Una scelta per nulla casuale quella del brand, che ha voluto un partner che fosse in grado di rispecchiare appieno il suo concetto valoriale di famiglia allargata, di gruppo e condivisione, nonché un palcoscenico che ospiterà uno dei più attesi eventi statunitensi. Insomma, la combinazione perfetta per urlare il motto “If you want to go fast go alone, if you want to go far go together” e rafforzare la presenza nel mercato americano, dove tra l’altro i tre giocatori dell’NFL Marshawn Lynch, Josh Johnson e Marcus Peters annoverano il titolo di co-owner e fondatori della Fam1st Family Foundation.
Venendo alla collezione, troviamo il connubio idilliaco tra produzione Made in Italy, estetica streetwear e ispirazione college tipicamente USA. Elementi che si fondono in una serie di capi unisex seasonless come t-shirt, camicie a manica corta e lunga in viscosa, hoodie, shorts e varsity jacket in 100% pelle con interni in raso. Il tutto è caratterizzato da grafiche realizzate con tecniche esclusive e una color palette che riprende i colori simbolo del football come il royal blue, il nero, l’arancione e il bianco.
La linea sarà inoltre accompagnata dalla vendita dal pallone personalizzato con il logo Looney Tunes x Family First e le firme in 3D di Marshawn Lynch e Josh Johnson.
Il lancio avverrà in anteprima il 10 febbraio all’interno del Beverly Center di LA, mentre a fine mese i prodotti saranno disponibili anche online e all’interno di selezionati negozi nel mondo.
Proprio l’ex vincitore del Super Bowl Marshawn Lynch ci ha spiegato come è nato il suo rapporto con Family First.
Come ti sei legato a un brand italiano di abbigliamento?
Si tratta di una storia divertente. Alessandro e Giorgio detenevano il marchio Family First in Europa e in Asia, mentre io lo avevo registrato negli USA per via della mia fondazione, la Fam1st Family Foundation, che fondai con mio cugino Headacke (Josh Johnson) e Marc (Marcus Peters) a Da’ Town, Oakland, con lo scopo di aiutare famiglie e ragazzini in difficoltà attraverso il supporto allo studio.
All’inizio gli italiani hanno contattato il mio socio B (Bryon Sheng) per capire se potevamo creare una partnership, quindi gli abbiamo chiesto di mandarci dei sample perché, sulla carta, il prodotto ci piaceva. Sai quante cose sono riuscito a mettermi? Nessuna. Le taglie erano minuscole. All’epoca giocavo ancora, quindi non ero magro come sono ora, ma diciamo che per entrare all’interno delle taglie europee ho fatto fatica, sembravano taglie per bambini. Morale della favola, ho detto a Giorgio e Alessandro che non ero interessato in alcuna partnership, anche perché stavo già lavorando nel mondo dell’abbigliamento col mio marchio, Beastmode, e alla linea Dyne Sportswear insieme a Christopher Bevans.
Successivamente io e B ne abbiamo parlato e ci siamo detti che, prima di cassare totalmente l’idea, avremmo dovuto condividere tutto con Josh e vedere cosa ne pensava, soprattutto perché Alessandro aveva parlato di dare una parte del denaro ricavato dalla vendita alla fondazione. Questa parte mi gasava, avrebbe aiutato i ragazzi.
Josh ha quindi visto i prodotti e gli piacquero subito. Ha detto a B che spaccavano, che avrebbero avuto mercato in America e che il brand aveva un grande potenziale. Così abbiamo portato avanti il discorso, lasciando Josh a capo del progetto.
Abbiamo incontrato Ale a Londra in occasione di un camp di football che ho tenuto là insieme a Josh, poi siamo quindi volati a Milano a incontrate Giorgio (aka il finto Beastmode, LOL), mentre loro sono successivamente venuti a farsi un giro nella mia Oakland. Per me non è tanto una questione di soldi e business, chi conosce me o la mia carriera lo sa, ma piuttosto di rapporti. Voglio lavorare con brave persone, realizzare prodotti belli e divertirmi. Col tempo ci siamo conosciuti, e la cosa ha funzionato. Vero, veniamo da diversi background, culture, paesi, ma non importa. Ci piace stare con brave persone, anche a malapena capisco quello che dicono quando parlano.
E invece come siete arrivato alla partnership con Looney Tunes?
La collaborazione realizzata con Iceberg per il Super Bowl a Miami era figa e aveva funzionato. Indosso ancora diversi pezzi da quella partnership. Per questo motivo, Josh e i ragazzi pensavano di realizzare una nuova collaborazione per il Super Bowl a Los Angeles. Sinceramente non mi sarei immaginato di vedere Family First insieme ai cazzo di Looney Tunes, ma quando ho visto prodotti e concept, tutto ha preso senso.
I Looney Tunes sono come una famiglia, capisci? Divertente, male assemblata e fuori di testa, ma comunque una famiglia. Come siamo noi! Mi piace quello che Josh, Z, Ale e Giorgio stanno facendo. La visione di Giorgio è strafiga, per questo non mi metto troppo in mezzo, cerco solo di dare supporto dove posso, come sul lato marketing.
Vedo che il brand sta crescendo. Dai, tutti conoscono Warner Bros! Questa collaborazione darà enorme visibilità al marchio. Volevo venire a Milano per la sfilata ma per via delle limitazioni dovuto al Covid, abbiamo deciso di spostare la visita a giugno. Quindi sarò sicuramente di ritorno a Milano per l’occasione.