I paesaggi romagnoli in estate, con la loro atmosfera torrida, colorano i materiali dei look: il beige dei campi di grano, il marrone del terreno arso, il bianco sporco dei muri, il verde della vegetazione e il nero delle ombre frondose.
Per la stagione primavera/estate 2024, Federico Cina torna a celebrare orgogliosamente le sue origini e lo fa rievocando dei cari ricordi indissolubilmente legati al luogo e al tempo.
La collezione “TERRA” vuole infatti analizzare il complesso rapporto tra uomo e natura, che a volte confluisce in una felice sinergia e a volte no. Tutto raccontato ovviamente attraverso i capi, che quindi si prestano a essere l’emanazione di una vita legata a doppio filo con il territorio.
Così i capi da lavoro e quelli domestici si deteriorano lentamente dalla fatica e dalla dedizione, tra striature che inscuriscono i grembiuli e giacche dai tessuti consumati. Figli dello stesso pensiero sono i sacchi di iuta che si trasformano in maglioni grazie a filati naturali e grezzi magliati per poi essere smagliati, stressati e scomposti. E ancora, la lunga e antica tradizione della terracotta a Faenza si intrufola negli abiti rendendoli delle vere e proprie sculture da indossare, mentre la ceramica si trasforma in orecchini e accessori per merito delle esperte mani di artigiani locali.
Dopo i recenti accadimenti che hanno devastato l’Emilia Romagna in forma di alluvioni, frane e allagamenti, quest’ode d’amore alla terra assume ancora di più un valore fondamentale.