Federico Cina S/S ’25: le ginestre e la collaborazione con Umbro

Federico Cina si lascia ispirare dalle ginestre e dal loro giallo che prima dell’estate si propaga a perdita d’occhio a Sarsina. Per la sua prima sfilata presentata in occasione di Milano Moda Donna lo stilista romagnolo ha infatti voluto catturare l’essenza di quel fiore tanto delicato quanto resistente, analizzando il contrasto tra il suo aspetto fragile e l’abilità di sopravvivere nei luoghi più inospitali. 

Mentre nel suo ultimo poema Giacomo Leopardi utilizza la ginestra per parlare della condizione umana e della capacità di affrontare le difficoltà che incontriamo nell’arco di una vita, il designer la usa come metafora del presente, o meglio come simbolo di fragilità e della capacità di rifiorire anche nelle situazioni più difficili.

A queste riflessioni si intreccia poi la figura di Loïe Fuller, famosa per aver rivoluzionato il mondo della danza con i suoi movimenti fluidi e innovativi, le cui performance ricordano forme riconducibili proprio alla pianta. Sì, perché quando danzava avvolta in tessuti leggeri che fluttuano come petali, lei rifletteva la stessa dualità: resistenza e delicatezza, potenza e poesia.

Ecco quindi che i capi della collezione alternano linee rigide e strutturate a silhouette sinuose e leggere. Di conseguenza, le ampie gonne plissettate, gli abiti a palloncino e le frange applicate danno origine a design organichi che si trasformano e mutano nello spazio e nel tempo in relazione ai movimenti del corpo.

La collaborazione con Umbro costituisce invece un’inedita apertura allo sportswear grazie all’introduzione di materiali tecnici con un approccio sartoriale che celebra i valori di tradizione, autenticità e innovazione molto cari a entrambi i brand.