La figlia di Robin Williams ci ha ricordato quanto suo padre fosse un pioniere dello streetwear

Sin dalla sua scomparsa e dall’esplosione del trend streetwear, Robin Williams è stato oggetto di numerosi dibattiti tra gli hypebeast più sfegatati.

Oltre a essere uno dei protagonisti indiscussi del cinema, l’attore veniva spesso paparazzato con outfit a dir poco eccentrici. La sua però non era una strategia d’immagine o una scelta affidata al caso, bensì rifletteva una vera e propria passione che in molti hanno sottovalutato per troppo tempo.

A ricordarcelo è stata sua figlia Zelda, che qualche giorno fa ha affrontato il tema su Twitter, riservandoci degli aneddoti piuttosto curiosi. Dalla serie di cinguettii apparsi sul social network, è emerso infatti che suo padre era letteralmente ossessionato dai brand d’avanguardia giapponesi e dagli skate shop che in quel momento dilagavano negli Stati Uniti.
Ma non solo, perché il Premio Oscar era solito sperimentare look molto originali, che univano in modo del tutto inaspettato pezzi casual ad altri high-end, come giacche di Issey Miyake, t-shirt targate A Bathing Ape, giubbotti The North Face, parka tecnici di ACRONYM, camicie stravaganti firmate Jean Paul Gaultier e persino le Nike Dunk Low “Viotech”.

Ricordo di essere stata con lui [Robin Williams] da BAPE quand’ero bambina e lì conosceva davvero tutti.

Zelda Williams

Per tutti questi fattori, qualcuno sostiene addirittura che sia stato proprio lui a rendere popolare il concetto di dadcore di cui tanto si parla ultimamente.

In galleria alcuni dei suoi completi più rappresentativi.