Guida alle maglie Gildan

Sono passati ormai più di sei anni da quando Kanye West rilasciava a profusione nuovo merchandising di “The Life of Pablo“, VLONE era all’apice del suo successo e Anti Social Social Club regnava indiscusso negli outfit degli “hypebeast” dell’epoca. E mentre Rihanna e Frank Ocean rilasciavano quelli che ad oggi rimangono i loro ultimi album in studio, lo streetwear cominciava a insinuarsi sulle passerelle e marchi come Off-White, Supreme e Fear of God dimostravano come fosse effettivamente possibile cambiare la considerazione del proprio establishment ed entrare a far parte dell’élite dell’alta moda, il tutto partendo da “semplici” magliette e hoodie stampate. Ebbe inizio così la rincorsa da parte di un’intera generazione a una sorta di nuovo “sogno americano”: la possibilità (o meglio la convinzione) di poter riuscire a creare un proprio brand di successo grazie a qualche idea accattivante e a qualche t-shirt da serigrafare. Quei tempi ormai sembrano lontani, ma anche se gli standard di qualità sono cambiati e la maggior parte di noi ha ben chiaro quanto sia effettivamente complicato (o costoso) mettere in piedi un marchio di moda partendo da zero, a non averci abbandonato sono sicuramente le magliette Gildan. Ebbene sì, se pensavamo che i prodotti in tinta unita del colosso americano fossero ormai spariti dalla circolazione dobbiamo ricrederci: nel 2022 l’azienda ha raggiunto il fatturato record di più di 3 miliardi di dollari.

Tanto criticate quanto diffuse, le “blank t-shirt” di Gildan sembrano quindi essere ancora le preferite dal grande pubblico: forse non sarà più Mr. West a sceglierle per dare vita alle sue magliette “I Feel Like Pablo”, ma la loro indubbia egemonia nel settore è oggi più forte che mai. Nonostante il grande numero di alternative, da Hanes e American Apparel alle linee “Blank Staples” di H&M e “U” di Uniqlo, sono il rapporto qualità-prezzo, la facile reperibilità e soprattutto la vasta gamma di modelli (circa 119) e colori (più di 140) a convincere tuttora tanti clienti o nuovi creativi a optare per le famigerate t-shirt di Gildan. Dall’altro lato, per una grande fetta di pubblico è proprio la qualità a essere il problema principale di queste maglie, soprattutto per chi sostiene di essere alla ricerca di un prodotto più duraturo. Ma effettivamente, preconcetti a parte, quali sono nel dettaglio i modelli e le caratteristiche delle blank di Gildan?

Tra tutte quelle proposte, le tee più diffuse e utilizzate (e anche le più controverse) sono le G500, le cosiddette “Heavy Cotton“. Realizzate in 100% cotone, nonostante quello che potrebbe suggerire il nome il loro peso è di “solamente” 170-185 g/mq a seconda del colore, rientrando quindi nella categoria delle t-shirt mid-weight più che in quella heavy-weight. La particolarità di queste magliette è quella di essere sottoposte, prima di essere messe in commercio, a un trattamento di prelavaggio (o più tecnicamente di sanforizzazione) che ha lo scopo di comprimere e compattare le fibre per prevenire un eventuale restringimento durante, appunto, il lavaggio. Tutte queste caratteristiche, insieme al prezzo (tra i più bassi di tutto il listino Gildan), al fit abbastanza tradizionale e alla possibilità di scegliere tra 70 colori differenti, le hanno rese negli anni le t-shirt più versatili e adatte a qualsiasi esigenza, dalla stampa digitale al ricamo, e di conseguenza, le più scelte. Per molti, però, questa tipologia di magliette non è all’altezza della sua popolarità: le critiche che vengono mosse più frequentemente riguardano infatti la qualità del cotone (considerato troppo ruvido e trasparente) e il fatto che si rovinano facilmente proprio dopo pochi lavaggi.

Questi non sono mai stati problemi che hanno riguardato Kanye West, che nel 2016, proprio per produrre il sopracitato merchandising dell’album “The Life of Pablo”, non fece nemmeno rimuovere le etichette Gildan (realizzate in realtà con una tecnologia “tear away” proprio per essere tolte con facilità senza rovinare il capo) dai prodotti in vendita nei vari pop-up in giro per il mondo. Ovviamente non mancarono le polemiche, soprattutto mettendo a paragone il prezzo all’ingrosso (qualche dollaro circa) e quello che dovevano pagare i fan del rapper ($45) per accaparrarsi una delle t-shirt in vendita. Ma Ye non fu di certo il primo (e nemmeno l’ultimo) a finire dentro al “Gildan-Gate”. Gli stessi VLONE e Anti Social Social Club sono stati spesso “accusati” dal pubblico di utilizzare blank Gildan per realizzare i loro prodotti, facendosi beffa dei propri clienti per il prezzo spropositato rispetto alla qualità offerta: ovviamente questa notizia venne più volte negata da entrambi i brand, ma non furono in molti a farsi convincere.

Dalle caratteristiche tecniche simili è il modello G200, rinominato “Ultra Cotton” e anch’esso realizzato in 100% cotone “pre-shrunk”, ma stavolta di peso leggermente superiore (190 g/mq). Questa tipologia di magliette, perfette per la stampa tramite serigrafia, è considerata un cosiddetto “essential” per via della vestibilità tradizionale e della grammatura perfetta per tutte le occasioni e le stagioni, nonché tra le più comode di tutta l’offerta Gildan grazie alla morbidezza del materiale. Le vie (e la gamma) di Gildan sono però infinite e, a parità di peso, il modello “Dry Blend” (G800) viene realizzato invece unendo al 50% cotone e poliestere. Il risultato sono delle magliette in grado di mantenere il corpo asciutto e fresco. Oltre che per le proprietà traspiranti, le t-shirt “Dry Blend” sono ampiamente apprezzate perché, grazie proprio alla presenza di poliestere, conservano forma, colore e vestibilità più a lungo.

Gli ultimi due blank più venduti e utilizzati si differenziano invece per la grammatura praticamente opposta: uno, il cosiddetto “Soft Style” (G640) è il più leggero (tra i 144 e i 153 g/mq) tra tutti quelli analizzati, mentre l’altro, l'”Hammer” (H000), è il più pesante (203 g/mq). Ciò che li accomuna è il modo in cui viene lavorato il cotone prima della tessitura, definito tecnicamente come “pettinato”. Per realizzare questa tipologia di materiale, le fibre più corte vengono eliminate mentre le restanti vengono orientate tutte in un’unica direzione e, appunto, pettinate per essere rese più soffici. Il filato che si ottiene è quindi più lucido e lungo ma soprattutto più resistente e liscio rispetto a quello tradizionale. Nel caso delle “Soft Style” di Gildan, relativamente nuove nel mercato ma disponibili in più di 60 colori, il risultato finale sono magliette molto sottili, leggermente trasparenti ma decisamente più morbide delle altre, simili in generale alle cosiddette “designer t-shirt” più aderenti ed “eleganti” dei brand di alta moda.

I prodotti della categoria “Hammer”, invece, sono quelli che meglio possono essere definiti “heavy-weight” grazie al loro peso elevato, che garantisce allo stesso tempo uno spessore ma anche una morbidezza maggiore rispetto ad altri della gamma di Gildan. In più, l’alta densità del materiale rende queste magliette le più adatte a qualsiasi tipo di “decorazione” successiva, dai vari stampaggi al ricamo, oltre che le più resistenti nel tempo, anche se necessitano di un’attenzione particolare per quanto riguarda la temperatura di lavaggio. In generale, quindi, le tee “Hammer” sono considerate le più adatte ai trend e allo stile, quindi alle richieste del momento: un prodotto duraturo ma soprattutto dal fit leggermente oversize e strutturato.

Dal 1984 a oggi, Gildan è indubbiamente diventato un pilastro e un porto sicuro per milioni di consumatori nel mondo, riuscendo a rimanere a galla in un’industria sempre più competitiva grazie allo sviluppo di nuove tecnologie ma soprattutto rimanendo al passo con le mode e le necessità dei consumatori. Anche se i prodotti dell’azienda americana non possono essere definiti i più ricercati o quelli di maggiore qualità sul mercato da utilizzare tutti i giorni, è certo che queste t-shirt rappresentano invece la tela bianca che ha permesso negli anni a nuovi talenti di esprimere la propria creatività e a persone comuni di divertirsi con personalizzazioni e magliette uniche: basta saper scegliere la tee più adatta ai propri gusti.