Fashion
Il gilet gonfiabile di Louis Vuitton ha scatenato un curioso trend in Cina
Articolo di
Ruben Di BertSul fatto che la collezione primavera/estate 2021 di Louis Vuitton avrebbe fatto parlare di sé per molto tempo c’erano pochi dubbi, ma che avesse un impatto così grande forse non ce lo saremmo aspettato. La sfilata ha cominciato ad attirare l’attenzione già nel momento in cui è stato annunciato che avrebbe avuto luogo in tre diverse città del mondo e poi quando è effettivamente andata in scena accompagnata dalle accuse di plagio da parte di Walter Van Beirendonck. Ma non solo, le nuove creazioni di Virgil Abloh si sono dimostrate sin da subito controverse, a partire dagli occhiali asimmetrici ispirati ai cartoni animati, fino ai pupazzi giocosi che sono stati applicati con effetto tridimensionale sui classici prodotti della maison. Se vogliamo poi addentrarci ancor di più nel catalogo, vanno sicuramente menzionati i puffer gonfiabili in PVC che sono stati proposti dal marchio ed è proprio lì che vogliamo arrivare.

In seguito all’arrivo nelle boutique di quei prodotti, gli appassionati di moda si sono prontamente lanciati verso gli acquisti sfrenati e soprattutto in Cina, Paese che sta vivendo una notevole crescita economica, il fenomeno è stato particolarmente evidente. Così il giorno della release, i media sono stati letteralmente invasi da video nei quali i più noti fashionisti sfoggiavano il loro ultimo cop.
Fatto sta che specialmente il gilet trasparente, definito dalla stessa griffe uno dei pezzi più rappresentativi della stagione, ha scatenato una singolare tendenza in risposta all’ostentazione della cosiddetta fashion élite. Sui social network asiatici è dunque scoppiata la mania dello spirito DIY, che in questo caso ha generato delle bizzarre repliche fatte con i più curiosi “materiali”, dalle buste di patatine ai cuscinetti d’aria per imballaggio con tanto di monogram disegnato a penna.
Chissà se questa divertente tendenza spopolerà anche qui da noi.
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