GR10K sceglie una modalità di presentazione che viene intesa come un’estensione del suo continuo interesse per l’arte e la musica sperimentale. L’evento dedicato alla stagione autunno/inverno 2025 si è infatti svolto nell’aula principale di una scuola, incarnando una riflessione sulla chanson del XV secolo eseguita da un gruppo di 12 studenti di canto classico con tanto di distorsioni e registrazioni della causa legale sull’eredità di Mark Rothko dopo la morte del pittore, la quale utilizza come reference alcune scene del film “Last Days” di Gus Van Sant per riflettere sul declino della cultura di nicchia.
La collezione non è quindi altro che una riflessione dell’ethos del brand, con capi concettualmente workwear perfetti per essere indossati da tutti gli addetti al settore creativo.
D’altronde la proposta è stata intitolata “Der Blaue Reiter” per fare riferimento all’imprecisione e alla fragilità che hanno caratterizzato le prime fasi di molti movimenti d’avanguardia, tra cui proprio quello formato da Wassily Kandinsky, Franz Marc, Paul Klee, August Macke, Alexej von Jawlensky, Marianne von Werefkin e Gabriele Münter.
Ecco allora che le uniformi e l’abbigliamento da lavoro degli artisti vengono sviluppati dal marchio accoppiando costruzioni di cappotti e articoli da automobilista con grafiche punk, scarpe irriverenti e silhouette funzionali impossibili da etichettare.