Se le pratiche poco sostenibili e le condizioni assolutamente precarie degli operai di Shein non vi sembravano abbastanza, ora c’è un altro motivo per cui ragionare seriamente prima di acquistare qualcosa dal colosso cinese del fast fashion.
Greenpeace Germania ha infatti condotto un’accurata indagine sul brand e ciò che è emerso non va assolutamente sottovalutato. Nello specifico, l’ente ha voluto portare in laboratorio alcuni suoi prodotti per verificarne la composizione. Le analisi hanno rivelato che alcuni degli articoli acquistati in Europa contengono sostanze pericolose come ftalati, formaldeide e nichel in quantità superiori ai livelli consentiti dalle leggi europee. In pratica, spiega l’organizzazione non governativa, questi prodotti sono da considerarsi illegali a tutti gli effetti.
Inoltre, viene specificato come a pagare il prezzo più alto di questa situazione siano ancora una volta i lavoratori che operano nelle filiere dell’azienda, i quali sono esposti a seri rischi sanitari.
Greenpeace chiede dunque all’Unione Europea di applicare urgentemente le leggi in vigore, intervenendo in modo concreto anche sullo sfruttamento della manodopera, sulle gravi conseguenze ambientali delle fasi produttive e sulla gestione dei rifiuti.
Il rapporto condotto da Greenpeace Germania è disponibile qui.