Gucci conferma la collaborazione con Dapper Dan

Durante la sfilata Gucci Cruise 2018, fu presentato un completo che ricordava molto una creazione di Dapper Dan, facendo così scatenare una polemica di plagio che dilagò nel fashion business. Poco tempo dopo la maison fiorentina dichiarò di essersi semplicemente ispirata ma gli insider della moda continuarono a borbottare su questa faccenda. In questi giorni però la situazione si è risolta nel modo in cui tutti volevano: Gucci ha finalmente ufficializzato la collaborazione con Dapper Dan. Tramite The New York Times, Alessandro Michele e Dap hanno annunciato di avere grandi progetti insieme, che saranno qualcosa in più rispetto alle collezioni Gucci Ghost e Coco Capitán. Oltre ad una capsule collection che vedrà la luce questa primavera, Gucci ha dichiarato di voler aiutare il couturier di Harlem a riaprire il suo atelier storico, chiuso nel 1992 per problemi di copyright, instaurando un rapporto di sponsorizzazione.

Ma chi è Dapper Dan?

Daniel Day, conosciuto come Dapper Dan, è uno storico sarto che attraverso la sua identità visionaria e la conoscenza nell’ambito sartoriale, è diventato una vera e propria icona della moda. Dagli anni ‘80 ai ‘90 egli creava quelli che adesso tutti conosciamo come bootleg e custom, trasformando le borse con i monogram di Gucci, MCM, Fendi e Louis Vuitton in capi d’abbigliamento streetwear che facevano impazzire gli hustlers americani. Il suo stile, definito da lui stesso “macho type of ethnic ghetto clothing” piaceva molto a chi voleva ostentare ricchezza, senza adattarsi ai rigidi canoni dell’alta moda. Tra i suoi clienti abituali vi erano Jay-Z, i Public Enemy, Rakim, LL Cool J, i Run DMC, Big Daddy Kane e Mike Tyson.