Cercare un piccolo gesto sovversivo, guardare le cose da una prospettiva diversa da quella che si dà per scontato sia la più adatta, non attenersi alle regole. La seconda collezione femminile di Sabato De Sarno per Gucci nasce proprio da questo pensiero.
L’ordinario che diventa straordinario, i sogni che incontrano la realtà. Anche in questo caso, il direttore creativo della maison confeziona una serie di look che appaiono semplici e riconoscibili, essenziali ma elevati. Tutto ruota attorno all’atto della sartorialità: si parte dalla costruzione, si passa per la fodera e per l’interno, ci si muove per vedere come cade il tessuto quando è indosso o come per esempio cambia il suo colore se la lana si mischia a fibre più moderne. Ogni volta è un percorso minuzioso in cui ogni azione può cambiare il risultato finale.
Nella mia moda come nei miei sogni, l’esercizio è lo stesso. Cercare nelle pieghe un vuoto che vuole essere riempito. Guardare il particolare da molto vicino, prima di sentirmi libero di allontanarmi alla ricerca di una prospettiva più ampia. Cogliere lo straordinario dove si dà per scontato che si trovi l’ordinario.
Sabato De Sarno, direttore creativo di Gucci
Ad arricchire le silhouette ci pensano quindi i materiali e le decorazioni: pizzi che si intarsiano con ricami di velluti, stampe jacquard raffiguranti un airone in versione geometrica e pelle si alternano su abiti e capispalla, mentre le paillettes e i cristalli impreziosiscono la maglieria e i cappotti.
E ad accendere la palette neutra dell’abbigliamento, composta da sfumature di verdi e beige oltre che di nero e blu, sono invece gli accessori: borse vecchie e nuove, sandali plateau, tacchi vertiginosi e stivali da cavallerizza dai colori sgargianti.