Nei suoi primi sei anni da direttore creativo, Alessandro Michele ha portato all’interno di Gucci una narrativa caleidoscopica basata su una visione onirica, con tratti filosofici che vengono raccontati attraverso il fascino di un cantastorie d’altri tempi capace di spaziare dai più svariati temi, come la musica, l’arte, il viaggio e la cultura pop nel nome di uno spirito inclusivo, libero e audace che definisce un nuovo modello di moda.
Quest’anno la maison celebra il suo centesimo anniversario e dunque, come parte di una lunga lista di progetti che ci accompagnerà nel corso dell’anno, ha colto l’occasione per ripercorrere l’estetica dello stilista nella sua era per la maison attraverso una mostra immersiva che esplora il concetto di archetipo, ovvero la forma originale da cui tutte le copie vengono tratte.
Ho pensato che fosse interessante accompagnare le persone in questi primi sei anni di viaggio, invitandole a percorrere un attraversamento nell’immaginario, nella narrativa, nell’inaspettato, nel colpo di scena, nel luccichio. Ho creato un parco giochi delle emozioni che sono le stesse delle campagne pubblicitarie, perché proprio queste sono il racconto più esplicito della mia visione.
Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci
Da Tokyo a Los Angeles, dal Northern Soul al profumato paradiso floreale di Gucci Bloom, tra proiezioni circolari, labirinti di specchi e un diorama con creature aliene, il percorso espositivo allestito all’interno del Gucci Garden di Firenze con l’aiuto dello studio di design Archivio Personale, tecnologie all’avanguardia ed elaborate lavorazioni a mano porta lo spettatore alla scoperta di un mondo interattivo che ruota attorno a una suggestiva sequenza ispirata alle campagne e alle collezioni più iconiche, viste come momenti irripetibili da mantenere vivi nel tempo.
E se per caso non siete nei paraggi, potete ugualmente visitare la mostra con un tour virtuale online, oppure sulla piattaforma Roblox dal 17 maggio.