James Corden conduce un late-night show con ospiti Awkwafina, Dakota Johnson, Diane Keaton, Harry Styles, Serena Williams e Sienna Miller. Alla regia c’è l’ormai inseparabile Harmony Korine, ma il programma non viene trasmesso da nessuna emittente televisiva. La mente dietro a tutto ciò è quella di Alessandro Michele, che per la nuova campagna di Gucci ha scelto di utilizzare il format tipico del talk show, un classico della cultura pop che continua a resistere nel tempo portando la vita delle celebrità nelle nostre case con un pizzico di glamour e una ventata di humour.
In questa campagna abbiamo deciso di raccontare il concetto “beloved” in modo ironico, ispirandoci al fatto che le borse hanno un ruolo di primo piano nella mia vita e in quella di molte altre persone.
Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci
In questo particolare contesto, le star parlano delle loro recenti attività, ma le vere protagoniste della scena sono le loro amatissime borse, oggetti che molto spesso portano il nome di donne famose e influenti e proprio per questo ora si meritano tutte le luci dei riflettori.
Il progetto celebra i modelli delle quattro linee Gucci Beloved in un continuo alternarsi di contemporaneità e omaggi al passato. Troviamo dunque la Dionysus, caratterizzata dalla doppia testa di tigre, la Horsebit 1955, che richiama la tradizione equestre della maison, la GG Marmont con il suo dettaglio doppia G e la Jackie 1961, immortale icona di stile che, dopo aver conquistato il jet-set degli anni Settanta, ritorna nelle vesti di simbolo genderless.
Adoro le mie borse. Forse saranno per sempre il mio più grande amore, il mio accessorio preferito. Per me è stato quindi naturale chiamare “beloved” alcune delle mie creazioni.
Alessandro Michele, direttore creativo di Gucci
Inoltre, saranno inaugurati in tutto il mondo dei Gucci Pin con un look distintivo che offre un’esperienza immersiva, oltre a una serie di contenuti virtuali nella sezione Arcade della Gucci App, dove verrà lanciato un nuovo gioco che permetterà agli utenti di interagire con gli articoli e con gli elementi di scena.