Ieri sera Gunna è ufficialmente uscito di prigione.
Nel pomeriggio di mercoledì 14 dicembre il rapper si è trovato di nuovo davanti al giudice e ha deciso di negoziare, sfruttando una tipologia di patteggiamento che permette all’imputato di presentare un’ammissione formale di colpevolezza pur mantenendo la propria innocenza.
Gunna ha quindi riconosciuto la sua associazione alla Young Stoner Life Records, etichetta discografica fondata da Young Thug, ma si dichiara innocente rispetto alle accuse di racket che lo tenevano in carcere ormai da maggio.
Voglio chiarire che NON ho rilasciato alcuna dichiarazione, NON sono stato interrogato, NON ho collaborato, NON ho accettato di testimoniare [a favore o contra la YSL].
Gunna, dopo la sentenza
Il rapper sarebbe stato condannato a 5 anni di prigione, ma quattro di questi sono stati sospesi. Al loro posto dovrà fare 500 ore di servizi sociali.
GUNNA FREE 🙏pic.twitter.com/RGa8N09bPa
— XXL Magazine (@XXL) December 14, 2022
Gunna e Young Thug, insieme ad altre 28 persone associate alla YSL, sono stati arrestati all’inizio di maggio 2022, in quanto accusati di partecipazione ad attività e organizzazioni criminali. La stessa etichetta, seconda l’accusa, sarebbe non tanto una major discografica quanto una gang.
Attualmente Young Thug si trova ancora in carcere e, secondo gli ultimi aggiornamenti, il suo processo dovrebbe essere previsto per gennaio.