L’haute couture di Valentino incanta Roma

The Beginning, l’inizio, le origini. Per la collezione haute couture dell’autunno/inverno 2022 Valentino riparte da Roma, laddove tutto è cominciato. Più che una passerella, il luogo dove sono andate in scena le 103 uscite dei modelli è un vero e proprio percorso storico che porta all’eternità: si parte da via Gregoriana, sede della prima sartoria di alta moda, poi si passa per le scalinate di Trinità dei Monti e si arriva a Palazzo Mignanelli, dal 1967 quartier generale del brand. 

Pierpaolo Piccioli racconta di aver sentito il bisogno, dopo 23 anni di lavoro, di capire quanto di lui c’è nel Valentino di oggi e quanto Valentino c’è nella sua identità. Sebbene la sfilata sia stata carica di riferimenti all’archivio della griffe, il direttore creativo ci tiene a precisare che non si tratta di un momento celebrativo o di un sdolcinato omaggio, bensì l’ha definita una conversazione ideale con i codici della maison che non cade nella trappola della nostalgia

Infatti, anche se alcune creazioni risultano familiari, ciò che fa la differenza sono le persone che le indossano, le quali descrivono un’idea di bellezza inclusiva

Ecco allora che vengono riletti alcuni temi chiave nel repertorio di Valentino Garavani, come l’iconico rosso, il bianco e il nero usati nel 1989 in una dedica alla Secessione Viennese, il vestito Fiesta del 1959, le rose, le piume e i fiocchi. Ci sono però anche tonalità fluo, tra cui il nuovissimo Pink PP, applicate su completi fluidi, ruches, volants, copricapi piumati e tulle eteri. 

Si dice che ogni principio porti con sé una promessa sul futuro ed forse questo il modo migliore con cui interpretare il défilé tenutosi ieri sera in Piazza di Spagna