Per la New York Fashion Week, Shayne Oliver (fondatore di HBA) ha presentato la sua sfilata di debutto come designer di Helmut Lang. Lo stilista infatti, ha dichiarato in passato di voler lasciare in parte il suo brand per concentrarsi su un progetto speciale che consiste nel rilancio di Helmut Lang. Per la stagione primavera/estate 2018, egli ha portato lo stile tipico di Hood By Air, caratterizzato da look fetish, genderless, stravaganti e sperimentali (quasi al limite dell’assurdo), nelle creazioni del marchio fondato dallo stilista austriaco.
Un’idea azzardata? Forse non troppo. È un po’ lo stesso discorso che si fece quando Demna Gvasalia diventò direttore artistico di Balenciaga: una figura apparentemente di un contesto molto diverso ma che in realtà si dimostra più adatta di quanto si possa pensare. Shayne Oliver ha saputo rimanere fedele alla storia della Maison, pur adattando la sua visione. Sono da esempio i tagli dritti e precisi, contestualizzati però nello scenario bondage; i colori basici in contrasto, come il bianco ed il nero e le grafiche essenziali e basiche. Inoltre è stata mostrata una capsule collection dedicata al trend del marchandising di artisti punk e rave, che immagina Helmut come un personaggio che intraprende il suo world tour. Una collezione davvero riuscita che ha saputo attirare l’attenzione degli insider della moda, sia su di un brand che ultimamente passava un po’ inosservato, sia sulla fashion week newyorkese in generale, vista negli ultimi anni in declino.