È andato finalmente in scena uno dei Draft NBA più attesi degli ultimi anni per via della presenza di Victor Wembanyama, il talento generazionale francese che per molti addetti ai lavori è il prospetto cestistico più entusiasmante dai tempi di LeBron James. Anzi, per alcuni è addirittura il più entusiasmante di sempre.
In una serata del genere, anche gli outfit non potevano essere da meno. Wembanyama è rimasto più formale rispetto a tanti colleghi, una scelta non scontata visto che negli ultimi anni gli outfit del Draft stanno diventando sempre più estremi e meno rispettosi del dress code black tie normalmente richiesto in questo contesto.
Wemby non è stato l’unico a rimanere fedele al codice: anche i fratelli Thompson, scelti rispettivamente alla chiamata quattro e cinque (un richiamo ad altri fratelli cestisti come i Morris e i Lopez è d’obbligo) hanno optato per un tono elegante e formale. Molto British sono stati anche Jett Howard e Brandon Miller.
A farla da padrone invece sono stati i gioielli. Le collane hanno proliferato: il già citato Miller, ma anche Cam Whitmore, Keyonte George, Jarace Walker, lo stesso Wembanyama, Cason Wallace, Jalen Hood-Schifino e molti altri hanno letteralmente illuminato il palco del Draft con i propri pezzi di gioielleria customizzati.
I protagonisti della serata sono senza dubbio stati Gradey Dick e Scoot Henderson. Non solo Scoot è uno dei giocatori più polarizzanti del Draft, scelto alla numero 3 assoluta, ma anche uno dei più interessanti dal punto di vista visivo e commerciale. Il nuovo giocatore di Portland ha appena firmato un contratto con PUMA e al Draft si è presentato con multiple collane, grillz e un abito ricamato con paillettes e pietre. Certo, Henderson era ricco di paillettes, ma mai quanto il nuovo giocatore dei Toronto Raptors Gradey Dick. L’ex stella di Kansas si è infatti presentato con un abito rosso (lungimirante, vista la scelta di Toronto) interamente realizzato in paillettes, dolcevita anch’esso in pillettes rosse, collana e occhiali da sole. Impossibile non farsi notare.