Durante gli Spring Games di qualche giorno fa, la squadra di football della University of Central Florida ha deciso di sperimentare una nuova feature sulla propria jersey. Si tratta dell’applicazione di un QR code sul retro delle magliette da gioco, una novità che di certo non farà gioire i romantici tradizionalisti del mondo dello sport. Questa sperimentazione è stata apportata durante un evento non ufficiale come gli Spring Games, e non è la prima volta che i Golden Knights ci stupiscono con le loro brillanti idee.
Custom QR codes for every player🤳
— UCF Football (@UCF_Football) April 15, 2022
4.16.22 Spring Game #ChargeOn pic.twitter.com/SuBYfp6yJC
Infatti – durante la scorsa edizione della suddetta competizione – avevano sostituito i nomi dietro la maglia da gara con gli handle di Twitter dei vari giocatori. Questa volta è stato il turno dei numeri posizionati sul retro maglia che sono stati sostituiti da codici QR con un rimando alla biografia dei giocatori sul sito della UCF. Spesso, ci si imbatte in un rifiuto a priori nei confronti delle nuove tecnologie all’interno dello sport, ma questa volta le critiche sembrano essere più che giustificabili. In primis, nelle regole del football americano, i numeri sono fondamentali per i ruoli dei giocatori e di conseguenza per gli schemi da gioco e tutto ciò che ne consegue. In secondo luogo, per una questione di praticità: la possibilità che un tifoso dalla gradinata riesca a zoommare con la telecamera del proprio smartphone sulla jersey del giocatore, è pressoché impossibile.
Il soprannome dell’UFC è Golden Knights, un nomignolo d’ispirazione medievale che sembra aver la meglio su quello che sembra essere nient’altro che un capriccio tecnologico irrealizzabile.